Kaufmanniana

Questo mio angolo di lettura nacque tanti anni fa soprattutto per raccontare i miei viaggi musicali al seguito di Jonas Kaufmann , quel tenore poi diventato startenor o tenorissimo eseguito da schiere di followers in tutto il mondo.

Ho scritto libri che in qualche modo avevano la sua persona al centro dei miei tanti viaggi musicali.

Gli devo la scoperta di quella preziosa arte musicale che sono i Lieder romantici  e attraverso le sue interpretazioni anche il recupero di canzoni tedesche del periodo tra le due guerre  che fu un successo planetario.

Ricordo con tenerezza la platea di non giovanissimi a Monaco quando cantava “ Du bist die welt für mich” ma non ho ripreso il treno per sentirlo cantare le canzoni da film e credo che debba una spiegazione alle tante amiche e amici che nel suo nome mi hanno seguito per tanti anni.

Questa ultima operazione commerciale mi ha un po’ deluso e non avevo neppure capito perché cantasse in italiano due melodie da film famosi alle quali avevano appiccicato parole in italiano neppure tanto d’accordo con la metrica ritmica.

Perché cantare in italiano Il gladiatore e Mission? Poi mi è venuta in soccorso un’amica che mi ha spiegato essere queste canzoni in repertorio di pseudo-tenori italiani neo melodici dai quali mi tengo alla larga per  miei gusti musicali, diciamo così, un po’ più elevati.

Vengo da una ultima splendida interpretazione di Kaufmann che è riuscito nella difficile impresa di rendere credibile anche un personaggio fantoccio come il Calaf della Turandot , gli devo il più bel Tristano della mia vita , perché rovinarmi il ricordo con una serata ad effetto un po’ troppo commerciale come quella di Napoli?

Volevo stare zitta , poi il mio silenzio poteva mettere in sospetto e allora ho preferito parlarne.

Se mi regge la salute ho già in tasca i biglietti per due Gioconde e pure una Liederabend e una Tosca a Monaco.

La mia stima e il mio affetto non diminuiscono , solo mi permetto di selezionare le mie serate anche in relazione al mio gusto personale .

Detto fra di noi mi pare che gli manchi ancora Il ballo in maschera , magari c’è ancora nella sua grande capacità interpretativa un ruolo romantico da interpretare ….