a proposito del Ring

 

 

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Ci sono dei giorni in cui mi sembra di vivere in un mondo parallelo.

Oggi ho annunciato allegramente ad un gruppo di colleghi di un corso di tedesco che quest’estate avrei avuto la straordinaria fortuna di avere trovato i biglietti per assistere all’intero ciclo dei Nibelunghi .

Il commento più pertinente , anche perché dubito che alcuni non abbiano neppure capito di cosa si trattava è stato : poverina , come ce la fai ?

Posso accettare che non tutti provino  godimento ad ascoltare un’opera di Wagner , nel nostro musicalissimo felice paese si va ben poco all’opera e quando ci si va si ripercorrono solo i percorsi più noti , i titoli  del cosiddetto repertorio più tradizionale , ma passare da questo alla commiserazione per chi come la sottoscritta sembra addirittura provare un sadico piacere ad ascoltare musica germanica mi è sembrato un grande segno di decadenza globale e mi ha pure rattristato.

La forbice si allarga pericolosamente , non sto parlando solo delle giovani generazioni per le quali ahimè nutro ben poche speranze ma anche per coloro che hanno varcato l’età dei giochi e delle scoperte constatare quanta poca cultura esista in giro mi fa veramente male.

Poi in cotanto squallore ogni tanto mi si accende un filo di speranza quando un figlio mi telefona dicendo di avere passato una bella giornata se in un seminario bancario ha potuto ascoltare anche un po’ di musica suonata da un quartetto , quando un nipote mi manda un Whats’app dal loggione della Scala durante l’Orfeo , quando un altro in gita alla città di Alba mi manda una foto di un loggiato con scritta sul muro una frase di Beppe Fenoglio ..e l’aggiunta : credo che dovrò proprio leggerlo….. allora capisco che soltanto seminando ( e magari rompendo anche le scatole come faccio spesso) riesco a trasmettere qualcosa tra i miei numerosi figli e nipoti.

Mi rendo perfettamente conto che anche in passato esistevano differenze ma vivevamo in una civiltà che aveva nelle cultura contadina importanti argini di valori , che nella borghesia d’antan  aldilà del salotto di nonna Felicita c’erano anche le buone maniere e il pianoforte nel salottino .

Oggi che siamo tutti appiattiti davanti allo schermo che trasmette ciò che vuole farci sapere , anzi peggio , con i social che ci dicono anche quello che dovremmo comprare , vedere e anche votare mi pare di assistere davvere al ritorno di un medioevo prossimo venturo.