Tosca forever

foto di Daniela Maianu

Ci si può domandare per quante volte ancora si può andare a sentire una Tosca per una “vittoria” clamorosa e per un “lucean le stelle “ da brivido con variazione nel bis cantato diversamente?, nonostante la modestia di un allestimento ? La risposta è si.
In più Napoli val sempre una messa , il mare luccica , la sfogliatella mette allegria.

E ora parliamo un po’ di questa Tosca , allestimento vecchio nel senso che vorrebbe essere nuovo ma datatissimo, nonostante le scene di Mimmo Paladino . Mi viene in mente il proverbio lombardo ….tradotto per i profani : pasticcere fa il tuo mestiere.
Si comincia con un Sant’Andrea della Valle bombardato ,resta solo un altare sopravvissuto a molte battaglie , direi adeguato al nostro triste oggi.

Coup de théatre , si disvela la tela , ma ops! è una scultura policroma , dubbio amletico : Cavaradossi non era un pittore ?
Arriva Tosca ma più che altro è Turandot (di recente all‘Opera di Roma) , una gran voce , forse deve ancora studiare per adeguarla , bisogna informarsi per saperne di più. Scarpia ( il terzo nelle sostituzioni al volo) è di Lucca , mi informa la vicina toscana e dice che canti molto all’estero .

Un Te Deum con chierichetti dotati di ali , flagellanti arrivati direttamente da Goya e donne di malaffare ( non ho capito il nesso ) e per fortuna il primo atto finisce e io mi accorgo di annoiarmi davvero.

Atto secondo : le sorprese non finiscono mai e Scarpia nel gabinetto dell’alchimista ( evidente citazione ) in vestagliona è protetto da un coccodrillone imbalsamato che pende minacciso dal soffitto.
E siamo al primo punto di magia : il caro Kaufmann spara un “Vittoria , vittoria” tra i più belli della sua vita , mi dichiaro soddisfatta .

Poi è la solita storia violenta : Valchuna ci da sotto con gli effettacci , “vissi d’arte” ( ma lo capira’ il concetto la volentierosa ragazza dell’Est? ) , cruento tentativo di stupro , trovato il coltello per terra e spiegazione del coccodrillo appeso , serve a Tosca per soffermarsi alla fine , prima di uscire , forse prima non lo aveva notato.

Atto terzo : usato sicuro . Un angiolone barocco caduto , molti numeri alchemici sullo sfondo che diventano stelle che ovviamente lucean splendidamente ( con bis incorporato con variazione) perlomeno Kaufmann si diverte di più) e siamo tutte contente , anche grigio come la sua sgarruppata mise da pittore povero riesce sempre a dare la solita zampata leonina per la gioia di tutte le fedeli venute al richiamo da Francia e Germania e dall’Italia tutta .

Quello che mi domando ormai da tanto tempo è : se c’è un opera che non ha bisogno di fantasia è proprio la Tosca . Location e data dell’azione sono scritti chiari nel libretto , è un film con una sceneggiatura perfetta , un capolavoro musicale assoluto.
Al solito occorre gridare Viva Puccini ! Infatti C’è sempre qualche matto che lo fa.