Una piccola storia curiosa

 

all’inizio degli anni novanta del secolo scorso c’era la guerra in quella che chiamavamo ancora Jugoslavia e la nostra vicinanza con l’altra sponda faceva sì che cominciassero a venire persone in fuga.

Fu così che un giorno mi telefonò un’amica giornalista chiedendomi se avrei potuto ospitare come piccolo aiuto domestico una ragazza che veniva , insieme ad una amica, dalla Dalmazia : Io che avevo un nipote piccolino chiesi a mia nuora se la cosa la interessasse . Ci accordammo con un part-time diviso e accettai la ragazza, mi pareva oltre tutto di fare un’opera buona,visto che dall’altra parte dell’Adriatico c’era la guerra davvero.

Quando la giovane si presentò alla porta ebbi come una visione , una top- model. Alta , bionda , occhi azzurri , un volto morbido , in altre parole bellissima.

Non portò grande aiuto alla gestione della mia casa , stava molto in camera sua e studiava l’italiano , in compenso la mattina se ne andava presto a casa di mia nuora e si portava a spasso il piccolo Leonardo.

Fu anche un periodo nel quale molti amici presero a frequentare le mie cene con maggiore frequenza…..

Venne pure con me in montagna e mi ricordo che quando mi disse che il suo ragazzo era stato richiamato militare mi disse: “posto tranquillo , vicino di Bosnia”. Frase che ricordai con un brivido in seguito.

Arrivata verso ottobre, a Pasqua tornò a casa , dicendo che sarebbe rientrata da noi ma poi scomparve senza nessuna comunicazione,

Non la vidi più , soltanto dopo molto tempo mi arrivò una cartolina di saluti …

 

Passano 25 anni : qualche sera fa su Fb mi arriva una richiesta di amicizia ; molte le ignoro perché per mia abitudine non accetto amicizie sconosciute , ma questa volta il nome : “Nina” e la località Makraska mi fecero pensare al passato . In più la persona ,che sul profilo si vedeva poco perché nascosta da un bambino sorridente , si dichiarava avere studiato alla scuola di economia di Spalato….

Le mandai un messaggio privato e la risposta fu proprio carina : si signora , sono la sua Nina , mi piace il suo impegno sociale e la ricordo con affetto perché lei è stata la mia maestra di italiano.

Abbiamo seguitato a darci reciprocamente informazioni sulla vita che ovviamente è tanto cambiata per tutti. Il piccolo bambino che lei portava a spasso è laureato alla Bocconi , il signore che voleva solo parlarle in inglese non c’è più , ma attraverso la rete lei mi ha ritrovata e , passato un quarto di secolo e molta storia , si è fatta viva con affetto nei miei confronti.

 

La storia mi ha messo allegria e questa volta mi piace condividerla sul mio blog perché è molto carino pensare alla rete anche come strumento che può essere positivo per i rapporti tra noi esseri umani.