Tempo di Pasqua.

 

 

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negli ultimi anni in questo periodo ero spesso in giro per teatri , la settimana di Pasqua è una settimana di Parsifal , Oratori , Passioni e Messe solenni .

Non c’è che l’imbarazzo della scelta , io invece sono a casa e se da un lato mi dispiace dall’altro ho capito qualcosa circa il desiderio di fermarmi , di passare ore vuote a leggere con calma .

Spesso a ri-leggere …mi basta prendere un libro in mano , magari per spolverare e riaprendolo scoprire il gusto della rilettura , gusto che si affina nel tempo e che spesso mi fa chiedere quanto ci avessi capito a leggere quel determinato libro quanto avevo trent’anni .

Sono però arrivata al convincimento che in effetti la conoscenza è fatta di qualcosa che assomiglia agli strati sovrapposti di un dolce che si assaggia una prima volta e se ne coglie il primo gusto , il primo brivido di piacere , poi si riprende e si gusta di più e si sentono meglio i componenti che lo fanno pregievole .

In tarda età poi diventa un trionfo di memorie , il godimento assoluto.

Un po’ banale paragonare un bel libro ( ma questo succede anche con la musica ) ad un budino ben fatto , ma credo che il paragone riduttivo spieghi bene quello che provo io in certi momenti.

Quindi spazio all’ascolto e alla lettura anche se la mia natura portata al movimento rischi di girare in malinconia tutta questa pace e questo tempo di riflessione .

Pensare troppo per me è sempre stato un po’ pericoloso, nel fermarmi si annida un lento veleno che vela di tristezza le mie giornate.

La piccola valigia viola dei miei viaggi lampo è chiusa nell’armadio e ci starà per un lungo periodo ,mi sono saggiamente limitata , un po’ perché non ho trovato i biglietti che volevo , un po’ perché così mi concentrerò di più per i programmi estivi.

 

Ho riaperto pagine e pagine di scritti sparsi sul mio computer , la bozza informe di un nuovo libro che stenta a trovare una forma compiuta , non credo però che sia questo il momento psicologico per riprendere là dove mi ero fermata.

Le informazioni di stampa sono angosciose , spesso enfatizzate  ,sembra che la stampa cerchi di rincorrere i social soltanto sparando titoli che il giorno dopo si sgonfiano come palloncini gonfiati male.

Peraltro i social in mano alla massa sono diventati illeggibili , anche rifugiandosi su piccoli siti dedicati emerge sempre di più il lato becero , approssimativo delle notizie .

 

Pasqua alta , già il glicine sul terrazzo comincia a perdere i fiori viola , aspettiamo gli sviluppi della folle escalation di guerra tra Trump e la Corea del nord, aspettiamo le elezioni francesi , aspettiamo per capire se esiste ancora la Ragione nel mondo .

Buona Pasqua a tutti i fedeli amici del blog.