Un particolare

 

 

 

 

 

 

 

 

Qualche volta un particolare rivela più di quanto vorrebbe dire di sé:
ho guardato con interesse un film inchiesta sulla tragedia di Ustica del DC9 dell’Itavia per molte ragioni.

La prima è che in quegli anni non eravamo abituati a tanto orrore sulla stampa: ricordo il corpo impudicamente esposto sulla copertina dell’Espresso che galleggiava in quel Mediterraneo non ancora pieno di tanti cadaveri come ai giorni nostri.

Conoscevo l’Itavia perché era una linea privata nata ad Ancona e ne conoscevo il proprietario , l’ingegner Aldo Davanzali che poi ci era praticamente morto inseguendo una verità che non riusciva a fare emergere ; ricordo anche di essere andata in barca a Ustica pochi mesi dopo la tragedia e mi venivano i brividi a solcare quelle bellissime acque blu.

In definitiva speravo di vedere un film ben fatto su un argomento che mi aveva tanto colpito trenta anni fa.

Un film inchiesta , trent’anni dopo : ormai tante cose si sanno , tanti elementi un tempo slegati si sono riallacciati , tanto mistero all’italiana ancora rimane , purtroppo.

Il film è veramente modesto . La storia d’amore pateticamente intrecciata alla storia di una mamma sanno di fiction neanche tanto curata , ma è un particolare che mi ha fatto capire quanto ancora un semplice analogo film inchiesta anglosassone sarebbe stato fatto di gran lunga in maniera tanto più credibile e con tutta l’attenzione necessaria.

Mi riferisco ad un attimo marginale : i due coniugi ( la pilota di elicottero e l’onorevole ripercorrono le loro memorie ed a un certo punto guardando le statuine souvenirs dei luoghi del loro amore compare una bella statuina di palazzo con sotto scritto San Pietroburgo.

Negli anni settanta ?

Quella volta la bellissima città si chiamava Leningrado e un simile errore mai sarebbe stato fatto da un regista inglese perché loro sì le sanno fare le ricostruzioni d’epoca.

Mi è bastato quel particolare per capire ancora una volta la nostra sciatteria italica . Il film vale poco : sfido chiunque che non sapesse la storia di trent’anni fa a capirci davvero cosa successe , cosa fu coperto , cosa non è mai venuto fuori di quel terribile segreto di stato .

 

Alla fine del film delusa ho cambiato canale e mi sono balzate davanti con la violenza ormai abituale le immagini dell’ultimo attentato , questa volta all’aeroporto Ataturk di Istambul.

Il vero , più puntuale di ogni finzione , sembra essere uno dei tanti action movie che vediamo puntualmente ogni sera.

Si intrecciano le scie di orrore , contrarie e parallele: da un lato i barconi dei migranti , i campi pofughi , il filo spinato che attraversa l’egoistica Europa .

Dall’altro il terrore che distrugge quel poco di civiltà che il nostro continente aveva cercato di ricostruirsi dopo l’orrore del secolo scorso.

 

Ho chiuso la televisione ,affranta e mi sono messa la Quinta sinfonia di Mahler sul lettore . La marcia funebre era l’unica cosa che volessi sentire ieri sera.

 

 

 

 

 

 

4 thoughts on “Un particolare

  1. Interessantissimo. Mi ricordo bene di questo fatto; durante questo periodo ho lavorato in Sicilia (in turismo) e doppo quella sciagura ci preoccupammo molto per il futuro del turismo e particularmente per i voli charter. Gli incidenti c’erano allora, ma non tanti come al giorni d’oggi.

  2. Non aveva conoscenza alcuna sul fatto dal quale parli,cercherò in Internet.
    Sono di accordo con te,l’inglesi sono veramente bravi a fare quello genere di film.
    Il mondo attuale é diventatto una pazzia.
    Grazie Adriana per il articolo.

    • Una brutta storia con 81 morti ….un mistero di Stato . Petrolio ,Gheddafi , gli americani …..e un brutto film!

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