
Verso la fine dell’anno scolastico in molte scuole ,specialmente secondarie ,si allestiscono spettacoli teatrali.
Il teatro classico antico è quello più rappresentato e in questo senso la bellissima rassegna nazionale che si svolge in Sicilia in un posto bellissimo che si chiama Palazzolo Acreide è la più famosa.
In concomitanza con la serie di rappresentazioni siracusane molte scuole si esibiscono in un vero piccolo teatro greco .
Ci sono andata per tanti lunghissimi anni con il Centro Teatrale Rinaldini ,nato da una costola del Liceo classico di Ancona.
Già , perché generalmente l’attività teatrale non è vista positivamente dai docenti e non è mai diventata materia curriculare nel nostro paese.
Leggo che un giovane talentuoso attore auspica che tutti i ragazzi facciano teatro “ perché entrando nei panni di un altro “ si capisce meglio chi siamo e che rapporti abbiamo con il mondo.
E’ vero quello che dice il bravissimo Elio Germano ma io ci metto di più , il teatro può essere anche uno strumento terapeutico per fare uscire problematiche individuali , i ragazzi messi a confronto con un personaggio , con un testo , con la memoria , con il rispetto della battuta degli altri , dell’essere comunità sono tutti strumenti validi per la crescita di individui nell’età delicatissima della formazione della personalità.
Nei paesi anglosassoni non c’è scuola che non abbia , oltre la palestra anche un teatro dove regolarmente gli studenti fanno teatro.
Quando leggiamo le biografie di quelli che poi diventeranno famosi attori di teatro e anche di cinema si legge sempre che le prime esperienze le hanno fatte da ragazzi , a scuola.
Personalmente ci ho combattuto tutta la vita per questo e oggi fortunatamente ci sono addirittura dei giovani professionisti che hanno trovato una fonte di lavoro dall’essere assunti dalle scuole per realizzare , insieme ai docenti più aperti a certe esperienze, il cosiddetto teatro a scuola .
Intendiamoci , non si tratta della recita di Natale o della banale esibizione corale con le canzoni più o meno in voga.
Io parlo del teatro vero , quello che vuole dire anche” lacrime e sangue “, quello che forma davvero.
Ci ho speso la vita e ci ho scritto anche un manuale per realizzarlo.
Da quello che leggo ultimamente ho l’impressione che qualcosa stia veramente cambiando anche da noi.