In morte di un dittatore

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la morte di Fidel Castro sui social si presta a considerazioni amare circa la capacità di valutare , non dico col senso della Storia , ma perlomeno sul senso della cronaca quello che ha rappresentato per un tempo lunghissimo il regime comunista di Castro .

Noto una pericolosa confusione nei commenti e nelle conoscenze minime di base degli eventi passati.

Hasta la vittoria siempre ….ma quello a cui ci si riferiva era il Comandante Che Guevara .

Adesso si è fatta la solita marmellata ideologica e persone anche abbastanza acculturate ma inesorabilmente con la testa girata all’indietro come nell’Inferno dantesco confondono i due personaggi facendone una sola ideologizzata persona.

Il Che , quante migliaia di magliette a proposito e a sproposito ho visto portare dai giovani rivoluzionari con la Kefià di casa nostra!

Ma il Che era un vero romantico della rivoluzione : questo ragazzo mingherlino che soffriva di asma e che si era laureato in medicina aveva un sogno ed era quello di unire tutte le genti dell’America latina contro il comune nemico sfruttatore rappresentato in quegli anni dagli Stati Uniti.

I suoi Viaggi della motocicletta lo confermano e questa sua epica traversata del continente ne ha ingigantito il mito.

Tanto cinema si è ispirato a questa figura davvero romantica di rivoluzionario , il canto che lo ricorda credo che lo abbiamo cantato tutti.

Diversa è la parabola dell’avvocato di Cuba Fidel Castro . Anche lui è partito per rimuovere la dittatuta dal suo paese , quella dittatura terribile di Fulgencio Batista che seminava terrore nella bellissima isola caraibica .Ma come purtroppo succede e la storia lo insegna ad una dittatura si è sostituita un’altra dittatura.

I due hanno combattuto affiancati , poi il Che cui non piaceva la deriva filo sovietica del suo compagno rivoluzionario si è allontanato da Cuba ed è andato a combattere ancora con i movimenti rivoluzionari che dal Nicaragua al Perù lo hanno portato a finire tragicamente la sua vita in in Bolivia . La sua parabola si è chiusa con la crudelissima morte in cui c’entra di sicuro la CIA ed è cominciato il suo cammino nel mito.cheyfidel

Intanto Fidel , l’ultimo comunista integerrimo mentre dava ai suoi concittadini la buona sanità e la migliore istruzione combatteva la libertà di stampa , arrestava gli omosessuali ,impediva la libera circolazione delle persone e del pensiero .

Oggi i cubani esuli a Miami festeggiano quella che sperano una possibilità reale di tornare nelle loro case , i cubani sperano che la profonda miseria in cui li ha ridotto un regime liberticida possa finire .

D’altronde il fratello Raul ,probabilmente gay, già da dieci anni sta gestendo in maniera più soft il regime e ha già permesso molte cose impensabili nel periodo duro rivoluzionario.

Tutti quei commmenti , le foto col Lieder Maximo , i ricordi commossi mi fanno lo stesso effetto delle posizioni qualunquiste dei rivoluzionari italiani di sempre . Sempre voltati acriticamente al passato.

Oggi i movimenti rivoluzionari si sono trasformati in cartelli della droga : Sendero Luminoso , Farc e l’esercito Zapatista si finanziano per una supremazia sul territorio decisamente molto meno ideologizzata.

Cerchiamo di avere il coraggio di studiare un po’ di più …c’è un bel film da riguardare : Fragole e cioccolato , lo consiglio a tutti i lacrimosi nostalgici della dittatura cubana.

6 thoughts on “In morte di un dittatore

  1. Cara Adriana, mi permetto, però di farti notare che tutti i cubani esuli negli USA hanno votato per Trump. Se fossi un cubano, non li vorrei indietro… E poi l’embargo ha certamente contribuito alla miseria del popolo cubano!

    • Le ragioni degli esuli non mi riguardano . Il mio pezzo riguarda il fatto che c’è un sacco di gente in Italia che ha fatto una gran confusione tra Guevara e Castro ….per mancanza di memoria , per preconcetto comunismo radical/chic….

  2. È vero che i cubani esuli a Miami hanno votato a Trump.Ho amici cubani da molto tempo che abitano a Miami,loro si considerano piú americani che cubani.
    Sono rimasta stupita quando m’ hanno fatto sappere che il suo voto é stato per Trump!!! Anzi hanno festeggiato la scomparsa di Castro!! Che controsenso!!
    Cari saluti.

    • Non mi pare un controsenso . L’esilio non é una bella cosa . Le dittature rosse o nere sono semre dittature

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