Lost in melomania

 

Unknown

 

Non è una malattia molto diffusa ma pericolosissima , prende uomini e donne e spesso non è avvertita nei primi sintomi .

Ci si scivola dentro piano piano , sembra non essere pericolosa , in realtà non solo è irreversibile ma tende a risuchiare la psiche di chi ne è colpito fino a diventare quasi lo scopo della vita .

La casistica è vasta e come si dice agli Oscar “ the winner is”….quel famoso critico –giornalista-scrittore che inanella titoli d’opera con furia compulsiva andando a cercare spettacoli ovunque ci sia occasione di ..metterli in lista.

Buon secondo viene un amico mio , persona serissima , docente rispettabile che ha cominciato per scherzo ma è arrivato al sublime mettendo in repertorio addirittura il Lindembaum dalla Winterreise ..e lo studia davvero!

Buon piazzamento la simpatica amica che traduce tutto il traducibile quello che riguarda un noto tenore ( e qui poi apro il sottocapitolo che riguarda la follia mono- tematica) guadagnandosi l’imperitura gratitudine di tutti quelli che non sapendo le lingue aspettano la traduttrice dei traduttori che riporta tutto all’inglese ..più fruibile.

C’è poi l’amico che a Vienna a forza di andare sempre a teatro è riuscito addirittura a farsene una sorta di lavoro vero .Devo dire che è stato agevolato dalla “location” e soprattutto dal fatto che è davvero un bravo fotografo.

Poi c’è la coppia girovaga : hanno cominciato solo da un paio d’anni ,ma ormai fanno concorrenza ai più paludati melomani in carriera .Con un ritmo accelerato credo siano riusciti a recuperare una media di uno spettacolo ogni due giorni.

Se poi mi allontano dai confini patri , e limitandomi ai monomaniaci tenorili si hanno le pittrici compulsive , le diaboliche cacciatrici dello screenschot , le pericolose creatrici di fotomontaggi.

 

L’uscita in questo periodo dei calendari dei grandi teatri ha provocato crisi violentissime nel melomane seriale : come conciliare la presenza a Monaco , Vienna , Parigi , NewYork e magari anche Amburgo e Dreda e Amsterdam e….

….Bayereuth è un mondo a parte , il wagneriano è un puro folle alllo stato avanzato , lo lascio ai luminari dedicati.

 

Per quanto mi riguarda devo qui confessare le mie molte colpe che cominciarono con il tardivo studio della lingua germanica fino all’avere sullo schermo tra i siti preferiti la webcam di Marienplatz a Monaco .Che poi mi alzi la notte per ricercare un ..un motto , un detto per il meschino che va….a chieder grazia alla sua regina fa parte della malattia allo stato puro.

 

Il perso in melomania fortunatamente non è geloso dei colleghi anzi gioisce delle gioie altrui , specie se sono malati da tanto tempo e allegramente si guarda le 89 foto del “mio mondo” della preziosa prussiana in trasferta o delle gioiose , altrettanto cospicue raccolte dell’amico finalmente pensionato che si sfoga abbracciato a tutti i suoi affezionatissimi cantanti ovunque inseguiti nel mondo.

 

Perché il melomane puro non si ferma ad un solo/a cantante : la curiosità della scoperta lo accompagna alla fedeltà per i miti in declino , il melomane puro sa tutto sugli allestimenti , sui registi e ovviamente anche delle stagioni sinfoniche , dell’avvicendamento dei Sovrintendenti , di chi sale e chi scende nel piccolo enorme mondo musicale .

Il melomane puro è un malato incurabile e caso raro è pure felici di esserlo.

 

 

 

 

 

7 thoughts on “Lost in melomania

  1. Sorrisi di mezzanotte. Brava, no stone unturned! Gli ho riconosciuti/e tutti/e…

  2. La mia malattia ha un carico genetico, è incurabile. Diverse generazioni ne hanno sofferto ♥

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