
Una cosa l’avevo imparata navigando per anni su barche a vela , facendo piccole crociere per attraversare ‘Adriatico o anche crociere più importanti su navi da diporto e da carico : che esiste una regola che è anche la legge del mare : les drapeaux suives les bateaux , semplicemente se sei a bordo di una barca , qualsiasi sia la sua lunghezza e il suo tonnellaggio tu sei praticamente nel paese di cui il mezzo batte la bandiera del paese che rappresenta.
Questo lo insegnavo anche ai ragazzini ai quali facevo corsi di vela e la regola marinara spiega anche dove mettere le bandiere di cortesia ed eventualmente tutte le altre bandire che indichino un messaggio.
Quindi a prescindere dalla motivazione politica , etica e morale la Flotilia in navigazione in acque internazionali non avrebbe potuto essere intercettata , ne tantomeno abbordata da soldati di un paese terzo, perlomeno fino all’opinabile limite delle acque territoriali di Gaza , anche questo stabilito unilateralmente dal governo israeliano.
Mi domando con quale diritto vengono sequestrate le imbarcazioni , spesso sono barche che hanno un certo valore anche se sono vecchie visto che sono capaci di traversare un mare difficile come è il Mediterraneo , leggo con rabbia che potrebbero essere affondate , spero proprio che non lo facciano , al massimo possono sequestrarle e chiederne una penale per poterle riprendere.
Ultima domanda : che fine faranno i modesti aiuti , molto simbolici che imbarcavano ? anche per questo vorrei avere una risposta e , perlomeno per le barche battenti bandiera italiana , mi parrebbe doveroso un interessamento del nostro governo.
Ma tanto si fa per ridere…