Laudatio per l’assente

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Avrei voluto cominciare a riempire il mio nuovo spazio del blog con un articolo sul rientro di Jonas Kaufmann dopo un lungo mese di assenza dai palcoscenici di tutto il mondo.

Invece mi tocca fare un articolo sul cambiamento del nostro mondo velocizzato dal web.

Ebbene, la notizia della defezione del caro tenore alla premiazione degli Echo Klassic al Gastaig di Monaco è arrivata in rete esattamente alle 18 e 23 , non dalla Germania che sarebbe stato quasi logico (in fondo lo spettacolo, in differita in tv alle 22 su ZDF ) si era svolto in diretta alle 16, ma addirittura dagli Stati Uniti !

Poi in un vorticoso giro del mondo in pochi minuti la notizia è rimbalzata in Francia, in Germania, in Polonia. Addirittura una brillante signora argentina ha mandato una mail infuocata agli agenti del caro tenore che stanno a…New York.

Anch’io ho avuto un attimo di smarrimento leggendo la notizia: alle affezionate ammiratrici del fantastico artista era un po’ pesata una lunga serie di defezioni in tutta Europa.

Ma si sa, i cantanti si ammalano come tutti i comuni mortali e per rimettersi gli ci vuole un po’ più di tempo , loro lavorano con la voce che non è uno strumento che si può mandare ad aggiustare dal liutaio.

IMG_0817Quello che però questa volta ha fatto un po’ la differenza è che, praticamente cinque minuti prima dello spettacolo, al telegiornale delle 21 e 45 ancora annunciavano trionfalmente la presenza di Kaufmann tra i premiati e la faccia triste di Carreras che doveva fare la laudatio del Nostro ci confermava che la defezione era veramente stata annunciata last minute.

Fra i tanti pensierini della sera me ne è venuto uno morettiano : vi ricordate la frase “mi si nota di più se ci vado e sto zitto oppure se non ci vado per niente ?

E giù un pezzettino del video di Berlino con il pezzo che avrebbe dovuto cantare in diretta.

Vorrei tranquillizzare lo staff dell’artista: il CD e DVD si vendono lo stesso, anche senza questi

scherzi cattivi dell’ultima ora.

Il problema invece riguarda il futuro: il calendario sia ufficiale che ufficioso prevede la presenza (al freddo di Berlino) di Kaufmann per la cerimonia di commemorazione per il 25° anniversario della caduta del Muro il 9 di novembre, il ritiro di un premio (Bambi, sic!) il 13 del medesimo novembre e udite udite la prima della Manon Lescaut di Puccini a Monaco il 15.

Evento attesissimo anche per la presenza di quell’altro mostro sacro che è Anna Netrebko

tanto che le sette repliche sono già tutte sold out da tempo.

Allora la domanda vera è: riusciranno i nostri piccoli spettatori, tra i quali tristemente, e solo per l’ultima replica ci si mette anche la sottoscritta, ad avere la speranza di vedere e soprattutto di sentire dal vivo il grande cantante ?

Ed ecco il mio appello finale:

Caro Jonas, credimi, noi ti vogliamo bene e anche se non sei al massimo della tua forma noi ti amiamo lo stesso, lo so che già il tenore sostituto fa i vocalizzi, ma noi ti vogliamo rivedere con o senza i famosi ricci che sadicamente ti stai tagliando, con o senza il braccialetto estivo, con o senza la forma fisica di cui vai così fiero.

Curatevi… mertate un avvenir migliore…con affetto
Adriana

16 thoughts on “Laudatio per l’assente

  1. Cara Adriana, Io sono la “signora argentina”. Hai fatto uno scrito veramente buono. Me piace molto (scusa il mio italiano perche l´ho imparato tanti anni fa..). Will continue in english if you allow me. I liked when you say “i famosi ricci che sadicamente ti stai tagliando”, but if this is the situation is because he allow them to do it. There is always a “victim” as a “victimizer”. I only want to know what is going on. You are very very creative…..it killed me the final of your comment: is there a Violetta? Is you? Are we?
    My very warm regards
    Mónica

  2. condivido e sottoscrivo la preghierina della sera. Non per curiosità morbosa, non per egoistico piacere di rivederlo sempre nel suo pieno splendore vocale, ma semplicemente perchè ” La vita è inferno all’infelice…” e noi amiamo profondamente le sue insicurezze e/o debolezze

  3. Cara Adriana, non ci sono commenti sullo spettacolo di ieri sera ma capisco che tutta la tua attenzione e’ stata focalizzata tutta sull’absent. Bene, la delusione e’ grande, la paura per i prossimi eventi e’ anche grande, ma la tua allusione ad un atteggiamento morettiano e crudelissima. Non vorrei che tu avessi a pentirtene amaramente! Non avendo mai acquistato biglietti ne’ di treni, ne’
    Di aerei ne’ di posti in prima fila nei teatri, l’unica mia angoscia riguarda la povera gola sofferente. Io credo fermamente che gli sia pesato molto non “partecipare”, il suo carattere brioso, compagnone ed anche un po’ vanitosetto lo avrebbe richiesto. A meno che’ io, come al solito, non abbia capito niente. Non ci resta che attendere e sperare in bene. Un abbraccio virtuale.

  4. Cara Adriana, capisco che tutta la tua attenzione sia stata focalizzata sull’absent, bene la delusione e’ grande, la paura per i prossimi eventi e’ grande ma la tua allusione ad un atteggiamento morettiano e’ crudelissima. Il suo carattere brioso, compagnone e anche un po’ vanitosetto avrebbe richiesto la sua partecipazione ad un evento di tal fatta, ma puo’ darsi che io non abbia capito niente. Non ci resta che attendere e sperare in bene. Cari saluti.

    • guarda che il tuo commento era ben visibile sul blog e ti rispondo subito : non è lui l’artefice di molte cose che lo riguardano . C’è uno staff che lo gestisce , al quale probabilmente un questo momento lui cerca di ribellarsi. Non è un bel momento per lui sia fisicamente che , forse , psicologicamente .Infatti cerco di mandargli “messaggi in bottiglia”

  5. Grazie Adriana, allora nella bottiglia mettici un messaggio di incoraggiamento anche da parte di tutti noi. Non e’ escluso che sia rimasto un po’ colpito leggendo tutti i commenti sulla sue pagina fb che riguardavano proprio la manipolazione della sua persona da parte del suo staff. Sono sicura che, come tutti noi, nel suo leisure time legge tutto cio’ che lo riguarda. Alcuni commenti erano proprio “rude” ma ben mirati. Non e’ possibile, per me, trovarsi la sua bella faccia su…una tazza per il cappuccino!!! Insisto.

  6. buongiorno Adriana; mi é piacciuto molto il tuo articolo su nostro caro tenore Jonas, anche io sono molto preoccupata della sua salute – ho la sperenza di
    vederlo a Monaco il 24 poi a Roma … ma non so !!! grazie ancora e arrivederci

  7. Cara Adriana,
    condivido in pieno: anch’io sono molto preoccupata, anch’io lamento che lo staff di JK non dia alcuna notizia.
    Forse, però, la ragione di fondo di quelle agende troppo affollate di impegni, a volte sicuramente prescindibili, non è da ricercare solo nella spregiudicatezza del suo staff, o nell’avidità della sua casa discografica, ma anche, e questa volta in senso positivo, nell’indole del Nostro: sappiamo che, nei confronti del suo lavoro, è un bulimico, un workaholic: in una recente intervista in inglese, che in questi giorni ho letto da qualche parte sul web, a proposito del cd delle operette ha detto non solo che ne vorrebbe fare un altro, ma che vorrebbe mettere in scena un’operetta con Anna Netrebko, che ama il genere (il che, per inciso, lascia intendere che, in fondo, ha un buon rapporto con la “leonessa”…), oppure fare un film tratto da un’operetta e che, comunque, in futuro rifarà “Il Pipistrello”, ma in un ruolo diverso; insomma, è un vulcano di progetti, ma nel contempo, evidentemente, pretende troppo dal suo fisico, che ogni tanto lo lascia “a piedi”. Questo suo entusiasmo, però, è proprio uno degli aspetti del Nostro che noi ammiratori più apprezziamo (a me fa anche tenerezza…), anche se ci mette nella spiacevole e a volte angosciante condizione di non avere mai la certezza di assistere ad una sua esibizione, pur dopo avere sborsato centinaia, a volte migliaia di euro. Per fare un esempio, guardavo il suo programma del 2015: il 27 febbraio c’è la famosa Aida in concerto a Roma, il 4 marzo, cioè solo cinque giorni dopo, la Carmen al Met; come può farcela? Io spero che, almeno in questa occasione, l’impegno romano abbia la precedenza, in considerazione dell’unicità dell’evento e che lui non vada avanti e indietro da New York in quel periodo dell’anno così freddo, per provare la Carmen prima di fare l’Aida, ma so già che, anche questa volta, dovrò stare in ansia fino a quando non sarò seduta sulla mia poltrona al Parco della Musica…

    • Sarò pessimista, ma sulla Carmen non metterei la mano sul fuoco. Aida sarà incisa…….ergo…..

      • Caterina , noi siamo vaccinate…e leggermente ciniche, ma come al solito condivido e soprattutto c’è Sir Tony

    • Cara Paola , non ho grandi sicurezze nel risponderti . Capisco le tue perplessità i tuoi dubbi , ma ricorda, tu sei arrivata da poco, che il caro ragazzo da sempre è stato , diciamo così ,un po’ difficile nel mantenere i troppi impegni. Qualche volta ci sono stati motivi serissimi di salute , qualche volta il troppo accavallarsi di impegni presi forse , come dici tu ,per il troppo entusiasmo. Ti invito a leggere il divertente libro di Alberto Mattioli Anche stasera sulle crisi isteriche delle signore deluse a Bayereuth e altrove qualche anno fa. A Roma , come scrive anche Caterina penso ci sarà, anzi ci saremo.Sulla due repliche di Carmen, peraltro con vorticoso cambio di tre tenori su sei repliche in un allestimento vecchio…boh…

  8. Cara Adriana, egoisticamente mi auguro che tu e Caterina abbiate ragione. Però le due rappresentazioni di Carmen sono le uniche cose che fa al Met in questa stagione e non vorrei che, se ci fossero problemi, dovesse prevalere la Ragion di Stato (anzi, degli Stati Uniti…).
    Grazie per avermi consigliato quel libro!

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