
E’ un meccanismo mentale inevitabile che i vecchi rimpiangano i loro bei tempi andati .
L’ovvia combinazione tra la nostalgia e il rifiuto di capire il mondo che cambia ha sempre condizionato la valutazione del ricordo : un mix di nostalgia e di rimpianto fa si che arrivati a un certo momento della propria vita ci si accorga anche senza volerlo di entrare nella piagnucolosa sfera del “ come eravamo”.
Ma adesso ho l’impressione che il cambiamento sia davvero esagerato .
L’orrore delle guerre c’è sempre stato , l’orrore della fame e delle carestie pure : leggendo ieri la lettura dal libro dell’Esodo si legge che vinti gli egizi di Amalek gli ebrei uccisero l’esercito nemico passando tutti a fil di spada. E’ nella Bibbia .
Ma quel vecchio libro sacro contiene anche tanta saggezza e valori che ci hanno permesso di crescere nei secoli ,soprattutto attraverso il riscatto d’amore del Vangelo cosi che oggi tutti credevamo di essere un po’ migliori .
Non è così , i costumi degenerano , i potenti arroganti vincono ovunque e anche nella nostra vecchia Europa siamo minacciati da un rigurgito di violenza e mancanza di valori che si traduce anche nei piccoli gesti di un popolo che non ha più riferimenti basati sugli antichi valori .
Lettura del giornale di lunedì mattina : ucciso con una pietra lanciata da ultras contro un bus di sostenitori della squadra avversaria un povero autista di pulmann, si indaga sulla morte di un giovane pugnalato a morte durante una rissa nella quale era intervenuto per difendere il fratello, fiaccolata silente in memoria dell’ennesima vitta di femminicidio , praticamente sotto gli occhi inorriditi dei vicini di casa.
Intanto però edonisticamente per la chirurgia estetica si tirano le palpebre per avere gli occhi di gatto e si rompono le costole per ottenere il vitino di vespa : edonismo al cubo.
La nostra ineffabile prima ministra che di femminile ha solo l’anagrafe rinnegata si accanisce contro chi osa smentire la sua narrazione fatta di bugie e distorsioni della realtà quotidiana.
Il silenzio con cui si vuole cancellare la libera informazione porta a mettere le bombe ( ma non avevamo smesso ?) sotto la macchina di un giornalista che magari gli scandali li andava a cercare con troppa tenacia.
Se si vuole cercare un filo di speranza bisogna comunque guardare ai giovani che sembrano essersi risvegliati dal torpore qualunquista del loro privato anche se la motivazione del loro impegno è solo emotiva e spesso non affonda radici nella consapevolezza storica del loro indignarsi.
Comunque , meglio di niente.
Great post. And so true.