La fine dell’Arcadia

Una notizia piccola e marginale in questo mondo attraversato da una bufera inimmaginabile appena due anni fa : chiude per sempre il negozio Arcadia ,un piccolo mitico riferimento per tutti i melomani che arrivavano a Vienna al teatro dell’Opera di Vienna.

Si trova nella fiancata laterale , sotto il porticato e vicino all’ingresso degli artisti , un semplice negozio di dischi come ce ne erano tanti una volta

in tutte le città , ma questo era abbastanza speciale :
ci trovavi davvero di tutto , prima dell’avvento delle vendite on-line , qui si trovava anche un cd. introvabile in Italia , il primo Strauss Lieder di Jonas Kaufmann uscito sotto una piccola etichetta: Harmonia mundi .

Lì le gentili signore ti servivano con un sorriso e nell’anno  del duecentesimo anniversario Verdi-Wagner la vetrina era tutta piena di libri e dischi verdiani, niente sfuggiva all’Arcadia di Vienna e l’ultimo disco che ci comprai fu in anteprima il Mein Wien di Kaufmann , ancora prima del suo primo concerto , proprio a Vienna , al Konzerthaus.-

C’era  sempre anche il Calendario dell’Opera e poi i cantanti ci andavano anche a firmare le copie dei dischi , insomma un indirizzo speciale.

Oggi su Fb. ho visto la foto di un commesso che stacca dal muro le foto autografate di tutti gli artisti che sono passati di lì, credo , anzi spero che le vendano all’asta .

Chiaro che ormai i negozi di dischi sono scomparsi quasi dappertutto , i dvd non si guardano neanche più tanto , ormai c’è tutto in rete , ma questo godimento diffuso leva comunque la gioia del possesso personale , si sa che si può trovare tutto  (o quasi) su YouTube .Infatti  un giovane al quale chiedevo come fare per trasferire i dvd in pen-drive mi ha guardato stupito : anche questo pare metodo superato anche se non ho ben capito in che modo.

Buttate via le cassette con i nastri registrati , da buttare tutte le videocassette (convertirle ..e come?) , inutilizzabile l’Ipod, servono a poco anche i vecchi tablet , la tecnologia rincorre se stessa e quindi non bisogna lamentarsi troppo per la chiusura di un negozio seppure legato a tanti ricordi .

Forse con noi  finirà per scomparire addirittura anche il teatro d’Opera .

Con molta serenità i virologi illustri ci spiegano che questi luoghi saranno veramente gli ultimi a riaprire dopo le ultime palestre , le ultime discoteche e gli ultimi cinema , nei quali però dubito che non ci andrà più nessuno , vista la dimensione degli schermi tv che si sono venduti a migliaia nei mega store di informatica in questi  ultimi mesi.

Dunque onore delle armi all’Arcadia di Vienna , avamposto del deserto dei tartari della nostra epoca alla fine.

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