Kaufmann al Barbican

 
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Quando nella primavera del 1948 il figlio Franz e la nuora Alice andarono a Pontresina a trovare il vecchio compositore deluso e avvilito dalle molte vicende storiche e personali che lo avevano immalinconito Richard Strauss accolse con poca voglia i testi di tre poesie di Hermann Hesse che la nuora gli mise in mano , poi lui ne aggiunse una che aveva in mente da tempo ed era di Eichenndorff.

Buttò giù quel miracolo musicale che lui stesso chiamò “ die Letzen “ con l’intenzione di farne una quaterna e li riconsegnò alla nuora , tornata a trovarlo dicendole : questo sono i Lieder che tuo marito mi ha ordinato di scrivere!.

Naquerò così , dall’animo stanco del vecchio amareggiato un capolavoro assoluto , quella che Qìuirino Principe definisce una delle opere più terribili di Strauss e sembra avvolgere l’ascoltatore come in una sfera fisica.

 

Sono pensati per voce di soprano , anzi addirittura in parte dedicati ad una bellissima cantante : Maria Jeritza.

Per soprano li ho sempre sentiti e se ne hanno bellissime testimonianze , l’ultima in ordine di tempo Diana Damrau , ma anche Hanja Harteros ne ha fatto un suo cavallo di battaglia .

E adesso , per le solite vie misteriose del web ,mi è arrivata la registrazione di Jonas Kaufmann al Barbican due giorni fa.

Per la verità si tratta di un rinvio , questi Vier letze Lieder due volte annunciati , due volte deluse le folle plaudenti , due volte anche la sottoscritta rimasta con la curiosità di ascoltare una musica bellissima e molto amata  cantata diversamente.

Per quello che vale una registrazione pirata convengo che non abbia deluso le kaufmaniane corse a Londra , mi resta il dubbio che sia stata una operazione utile ad aggiungere qualcosa ad una pagina magica.

L’intervento “beide Stimmen” su Das lied von der Erde aveva un altro significato , là la voce maschile per me addirittura aggiungeva fascino all’intera partitura.

In questo caso , forse coadiuvato da una direzione “casalinga “ del sodale Jochen Rieder, non certo da una più titolata  bacchetta ( vedi Pappano) l’orchestra mi è sembrata decisamente piatta e poco vibrante.

 

Ma si sa , è sempre riduttivo giudicare da una registrazione e mi riservo di tornarci su quando , se ne avrà voglia e se giudicherà positivamente il risultato ,Jonas Kaufmann canterà di nuovo questa pagina mirabile.

Oppure .se risulterà un po’ troppo ipnotico il canto di un tenore sulla musica straussiana questa esibizione resterà un unicum irripetibile.

 

 

 

 

 

 

2 thoughts on “Kaufmann al Barbican

  1. Il compositore non ha dato nessuna indicazione riguardo il timbro dell’interprete. Ultimamente ho sentito Matthias Goerne cantare am Abentrot in un suo Liederabend alla Wiener Staatsoper e ne sono rimasto estasiato e commosso fino alle lacrime. Importante sono i colori e l’interpretazione, secondo me. Il Nostro tenore Slovacco, con il suo timbro chiaro e duttilissimo, darà pienamente giustizia, a settembre, a queste pagine meravigliose. Evviva P. Non puoi mancare Adriana

    • La registrazione in mio possesso non ha abbastanza colore ….per settembre ho qualche problema , ma non per il bravissimo Pavol …

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