Senza alcuna spesa e ricerche varie ho visto , e mi sono molto divertita ,il film Un grande tenore nella vita privata , distribuito da Prime Video e dato che sono iscritta ad Amazon Prime senza nessun costo aggiuntivo .
E’ un prodotto piacevole, evidentemente la lunga estate senza impegni ha prodotto oltre al bellissimo Selige Stunde ,il CD prezioso nato dalla collaborazione con il suo accompagnatore – maestro – amico Helmut Deutch, anche questo film ben fatto , in cui c’è tanta Italia , tanto da esserne quasi stupita.
Ma c’è qualche leggerezza di troppo . Per esempio :
era a conoscenza Kaufmann che la canzone Mamma era stata lanciata da Beniamino Gigli in un film omonimo del 1940 , regia di Guido Brignone ,con la grande attrice Emma Gramatica nella veste della mamma del titolo?
Che i film “colorati a mano “ non si facevano in Italia dal 1914 e che il primo vero film a colori italiano Totò a colori era in un innovativo Ferraniacolor?
Che Gianni Morandi sapeva bene di non avere scritto Tu che m’hai preso il cuor…solo che a Kaufmann glielo aveva detto Giletti in una trasmissione tv del 2015 e che tanti altri cantanti avevano cantato in italiano Du bist der welt für mich sapendo bene che era di Lehar!
Insomma piccoli peccati veniali , mentre si parla tra amici , con leggerezza, ma che a una italiana possono sembrare un poco superficiali.
Detto questo poi una tirata d’orecchie anche al Corriere della Sera che oggi se ne esce con una perla : Kaufmann e Garancia per la prima volta inseme a Napoli per la Cavalleria! Peccato che avessero cantato a Parigi il Don Carlo solo un paio di anni fa senza contare i concerti ( per es. Baden Baden ) e pure una Carmen qualche anno prima a Monaco .
Un giornale serio che ormai non ha quasi più spazio per la lirica se fa un virgolettato sull’argomento mandi perlomeno il redattore su Google per un attimo.