Ancora e sempre Kaufmann

Ho riflettuto un giorno e riascoltato più volte il concerto che inaugurava la lunga serie di performance prestigiose del Metropolitan.

Ovviamente in  maniera commercialmente furba sono partiti dal più importante e  più seguito dei partecipanti all’impresa cosicchè  Jonas Kaufmann ha potuto dare l’ennesima lezione di stile europeo al grande apparato mediatico americano.

Come ha colto con animo sensibile una raffinata commentatrice francese la splendida Abbazia di Polling non legava per niente con il contesto musicale , impercettible slittamento stilistico che però alla fine finiva per esaltarne il programma , per contrasto.

Kaufmann mi ha ricordato un acrobata capace di esibirsi senza rete negli esercizi più pericolosi , solo la sua preparazione di ferro e la sua germanica freddezza ( intercalata dai sorrisi fuori campo nei momenti di riposo che si vedevano nei monitor accesi dietro la trionfalistica presentazione dei suoi mille volti di  scena)  ha potuto reggere le dodici arie difficili e acrobaticamente rischiose cantate quasi di fila .

Hanno colpito di più le arie meno “ consumate” dalla sua partecipazione in scena degli amati personaggi , certo che La solita storia del pastore l’aveva cantata nel 2010 in un concerto di arie al Gastaig e poi non è che fosse sempre in scaletta , ma io sapevo bene come l’avrebbe affrontata senza paura . Forse la sua caratteristica principale è la sicurezza con cui arriva in suplesse agli acuti micidiali che potrebbero terrorizzare i suoi colleghi ( e spesso questo in altri si coglie).

Ovviamente qualche piccola sbavatura “umana” anche lui che l’ha regalata  ,ma forse è proprio quello che più ce lo fa amare : butta sempre il cuore aldilà dell’ostacolo e se alla fine la voce sul Vincerò era un po’ stanca era sempre la conclusione di un’aria rinnovata nel senso del racconto laddove infatti alla frigida Turandot lui riesce a minacciare un amore che scioglie e che vince sempre e comunque sulla potenza inutile di una virilità ostentata.

Preziosa come sempre la sua complicità con quello che fu suo maestro e adesso e qualcosa di più , un partner tanto prezioso quanto è prezioso l’accompagnamento per piano solo di arie che Deutch ci restituisce come un pieno d’orchestra addirittura virtuosistico. 

One thought on “Ancora e sempre Kaufmann

  1. To have produced such a marathon of arias without orchestra or audience and impart both passion and tenderness to an unseen audience was remarkable in itself.My Congratulations to the Met and Jonas and Helmut and indeed the piano itself.Only Jonas could Ave pulled it off …..we are still applauding. It surely has set the bar very high for those who follow and has cemented his position as our greatest living Tenor.Thanks to all for an unforgettable evening.Please can we have the same programme again sometime with orchestra and audience.A sure sellout.!!!XXX

Rispondi a Linda Sanderson Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

today football predictions from the experts today football predictions best football predictions and betting tips
Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: