
Fu attraverso la lettura di un libro straordinario : Praga magica di
Angelo Maria Repellino che volli fare un bellissimo viaggio nella “città d’oro” come era stata chiamata in un film UFA del secolo scorso .
Furono giorni incantati , avevo con me anche una straordinaria guida divisa per itinerari e l’immersione lenta nell’incanto della città me lo ricordo ancora con nostalgia.
La città era ancora sotto la cappa di piombo del regime totalitario, si aveva l’impressione di tornare indietro nel tempo ma in pochi giorni riuscii ad ascoltare anche tanta buona musica .
Mi è ritornato in mente oggi il ricordo leggendo che domani a Roma si inaugura una mostra sulle opere di Mucha , credo che però la visione dei suoi affreschi mentre ascoltavo un concerto alla Smetana Hall sia stata per me la migliore scoperta di questo raffinato elegantissimo pittore , il modo di apprezzarlo nel modo perfetto per cogliere tutto il fascino dei suoi elegantissimi affreschi.
Ascoltai Mozart nella chiesa dove aveva suonato il compositore , vidi un’opera buffa al Teatro dell’Opera : dovrei ricercare nei miei appunti di viaggio il titolo ; sicuramente c’entrava il diavolo che usciva fumante e tradizionalissimo tra sbuffi di fumo e soprattutto ascoltai il concerto alla Smetana Hall dove conobbi l’eleganza degli affreschi di Mucha.
Avevo giurato a me stessa che sarei ritornata a Praga , la città incantata nella sua vita fermata nella memoria di un tempo con l’orologio indietro ( lo stesso effetto che mi fece Berlino la prima volta che attraversai il Checkpoint Charlie immediatamente dopo la caduta del Muro) , ma poi cominciai a vedere foto della via Venceslao con la pubblicità Benetton e capiì che l’atmosfera del vecchio ristorante Adler con i camerieri che parevano usciti da un film anni Trenta non l’avrei rivissuta più e non ci sono più tornata .
Con tutti i suoi difetti di paese satellite povero ero riuscita a vedere una Praga magica che le orde di turisti che arrivarono dopo non avrebbero potuto cogliere mai più.
