Anche se nel momento della pubblicità cambio canale o levo l’audio è inevitabile che qualche spot finisca per vederlo.
Mi hanno decisamente colpita in negativo due di questi altamente diseducativi che fanno leva sull’ignoranza e che indicano il livello bassissimo che sta raggiungendo anche la pubblicità.
Nel primo due ragazzine si lamentano perché nel lungo viaggio (specificato 3 ore) che dovranno affrontare si annoieranno mortalmente ! Non che venga loro in mente che esiste la possibilità di leggere , l’avvincente proposta è che si mettano a fare un giochino scemo sul web.. che verificato in loco è veramente scemo!
La seconda per me anche più grave invita una ragazza a buttare via i classici (!) , tanto letti una volta che te ne fai ? , così li mette in una scatole e con i soldi ricavati magari ci compra una cosa.. più divertente!
Ora se in qualche modo la pubblicità rileva la sensibilità generale o meglio va incontro al desiderio degli utenti trovo decisamente allarmante la deriva che spinge all’ignoranza , addirittura esaltandola.
Mi ricordo un tormentone al tempo della tv intelligente di Arbore quando un esimio professore diceva : “è il livello che è basso “ indicando con la mano il tappeto.
Ebbene , a giudicare dalla pubblicità corrente direi che il livello non è al tappeto ,ma decisamente è sceso anche sotto il medesimo e la colpa è anche della scuola o almeno di una certa scuola che nonostante gli sforzi di alcuno eroici / eroiche insegnanti riduce l’attività al minimo sindacale tanto più che frustrati e malpagati
non vedono più il loro mestiere come una missione , ma appunto sindacalmente lo esercitano col minimo impegno.