L’indifferenza.

“ la democrazia va insegnata a scuola “ sono parole di Edith Bruck , scrittrice italiana oggi novantenne , che fu una bambina ungherese sopravvissuta al Lager e che ha trascorso tutta la vita impegnandosi a trasmettere la sua testimonianza  raccontando la sua vicenda in bellissimi libri e soprattutto andando in giro per le scuole ad incontrare i ragazzi .

Le sue parole oggi sono di nuovo necessarie , direi urgenti.

Lei che di ragazzi ne ha incontrato migliaia sa quanto sia importante spiegare loro le cose semplici che sono contenute nella nostra Costituzione ; tempo fa la vidi in televisione in un programma nel quale si vedeva la sua piccola figura minuta circondata da tanti ragazzini seduti per terra in circolo intorno a lei.

Instancabilmente lei ha percorso il paese in lungo e largo , ovunque l’hanno chiamata sentendo l’urgenza di trasmettere il messaggio di libertà che scaturiva dal suo racconto in cui si riviveva l’orrore .

Chissà se il ministro del merito Valditara che ha scritto un libro sul “ sovranismo nella scuola “ ( mi domando anche che cosa voglia significare questa strana dizione) abbia mai saputo quanto sia urgente spiegare ai ragazzi quello che ha fatto la bravissima preside fiorentina , nel momento in cui è sempre più necessario richiamare l’attenzione dei ragazzi svegliandoli dal pericoloso atteggiamento di indifferenza che purtroppo sembra essere l’atteggiamento più diffuso tra le giovani generazioni.

Sottovalutare un evento comunque violento , girare la testa dall’altra parte o più semplicemente infilare la medesima dentro il proprio telefonino , perdersi nelle mille storie che si trovano in rete e che raccontano di un mondo parallelo nel quale non trova posto la realtà storica che abbiamo vissuto significa una cosa sola : assistere indifferenti a eventi pericolosi dei quali , magari incolpevolmente , non ci si accorge della gravità.

Contro l’indifferenza richiamando i suoi studenti a cogliere segnali pericolosi anche in un pestaggio sul marciapiede è quello che ha fatto la brava giovane Preside che è poi  quello che fa da anni la straordinaria Edith Bruck.