Amici miei

Comincia con un impietoso confronto il concerto di Baden Baden due due amici cantanti .

La sinfonia dell’Innominata apre come a Berlino , ma altri suoni echeggiavano sotto la strepitosa bacchetta di Petrenko, i Berliner la vincono facile e il confronto dispiace per il povero Rieder che comunque fedele e sorridente accompagna i trionfali concerti di Kaufmann da quando era maestro suggeritore a Zurigo.

La prima parte del concerto è tutta un collage di pezzi dell’opera che mi riportano nostalgicamente alla versione di Monaco : praticamente tutto quello che tenore e baritono cantano insieme fino allo strepitoso salto di Alvaro frenato  giusto alla gola di don Carlo che qui adesso ovviamente rischia molto di meno.

Ma lo strepitoso mestiere dei due grandi ci fa dimenticare il passato e se la giacca di Tezier si è allargata alla taglia giusta lo stesso non si può dire di quella di Kaufmann che seguita a mettersi vestiti che farebbe meglio a regalare e a non ostinarsi ad abbottonare giacche della taglia di qualche anno fa.

Molto più prestigiosa la seconda parte , più variata, che ha la sua punta di diamante e che provoca brividi nel duetto dell’Otello dove l’arte e la recitazione dei due grandi cantanti ci fa dimenticare di essere ad un concerto.

Anche i brani individuali  Cielo e mar e il Credo sono strepitosi e comunque è bellissima l’atmosfera che non conosce la competizione e fa godere l’uno dell’altro del giusto plauso del pubblico.

Pubblico che ogni tanto viene inquadrato e rivela una selva di teste bianche che mi mettono tristezza perché se è chiaro che il costo dei biglietti non è per i giovani il fatto che comunque ci siano solo vecchi ad ascoltare non depone certo a favore del futuro della lirica.

Veri gioielli sono anche i bis programmati : decisamente abbandonata da Kaufmann la pretesa di allacciare il bottone i due sodali si divertono nel breve bozzetto dallaBohéme e soprattutto nell’inno all’amicizia , talmente vera da superare anche la versione di scena del Don Carlo che i due si concedono abbracciati davvero :Tu che nell’alma infondere è come un’apoteosi di due vite diverse che hanno trovato una straordinaria armonia nelle voci e ,  credo , anche nella vita.