La mattanza

Oggi , giornata internazionale contro la violenza sulle donne  siamo a 104 femminicidi nel nostro bel paese e manca un mese a Natale , periodo festivo nel quale si potrebbero anche riaccendere e aumentare le pulsioni di possesso nel maschio -padrone che non accetta la vita libera delle compagne in  fuga dalla violenza.

Credo sia inutile riempire le scalinate di vecchie scarpe rosse, come credo che guardando fuori dai nostri confini non basta tagliarsi una ciocca di capelli per liberare le donne iraniane dalla violenza che impone loro il velo e la sudditanza totale.

Troppe sono ancora le violenze sulle donne nel mondo : dalle spose bambine in India , alla aberrante pratica della mutazione dei genitali in Africa siamo sempre di fronte alla “maggioranza silenziosa” che vive come una minoranza in tutto il mondo.

In realtà poi le donne , quando riescono a capire che unite si vince riescono nel tentativo di bloccare , anche se a fatica ,  il rigurgito che ha caratterizzato l’ondata di norme regressive che tentano di proibire l’aborto negli Stati Uniti.

Lo stop alla temuta onda rossa trumpiana credo passi anche dalla ribellione femminile al pericoloso trend passatista che ha influenzato la campagna di “midterm”.

Se poi guardiamo a fondo il problema in tutte le sue ripercussioni nella vita delle vittime penso ai bambini orfani , spesso di entrambi i genitori perché il maschio violento finisce anche per ammazzarsi ( e questo non mi fa per niente pena ) ma mi fanno tremare le vene dei polsi quei bambini che restano soli e in balia di un destino che non hanno scelto e che si trovano catapultati in una realtà di abbandono non solo materiale perché spesso la violenza la subiscono anche nella presenza fisica ai fatti di sangue.

Se da qualche parte dobbiamo cominciare per fare qualcosa di utile davvero comincerei a interessarmi di loro  ( si calcola che in Italia siano attualmente 2400 i minori abbandonati in questa situazione).

La violenza di genere è un germe pericoloso , insita forse nella stessa mentalità che ricaccia nell’ombra anche tante altre discriminazioni , non si tratta di essere di destra o di sinistra . Si tratta di essere civili o incivili, si parta da scuola , non per elogiare e valorizzare il merito  , semplicemente stando sempre dalla parte di chi subisce le mortificazioni e le discriminazioni , un “sottile veleno” che inquina e alimenta la violenza nelle menti deboli.