La diva

 

Mentre piovono bombe su persone innocenti in un paese aggredito da un folle dittatore , mentre l’Europa intera tremando si ritrova unita  perlomeno nella solidarietà verso l’Ucraina si assiste ad una ridicola messinscena del più famoso soprano russo ( che intanto nel frattempo e detto tra di noi ha la cittadinaza austriaca) che scrive un equivoco messaggio contro la guerra , ovvero la banalità come direbbe LaPalisse, e si rifugia in un niet pseudo-diplomatico e non arriva a Milano.

Lode allora a Pavol Breslik e a Elina Garancia che hanno il coraggio di schierarsi e annullare le loro future prestazioni artistiche  in quello che ormai è considerato davvero un rinnovato impero del male , ovvero la Russia di Putin.

Personalmente non ho mai amato troppo la Diva che il buon Dio ha dotato di una voce straordinaria ma che seguita a non capire mai il significato di quello che canta o perlomeno è questa l’impressione che da a chi, come me ,adora i cantanti attori e cerca sempre un’emozione di credibilità in chi canta , oltre ovviamente alle qualità vocali imprescindibili.

Personalmente le auguro un bell’anno sabatico in cui seguiti a comprarsi i ridicoli e costosissimi abiti carnevaleschi e ne faccia sfoggio insieme al marito- cavaliere- partner obbligato .
Mi dispiace per Dolce e Gabbana che se ci rimetteranno qualcosa  se ne dovranno fare una ragione.

Intanto come tutti resto attaccata ai notiziari che vengono dall’Ucraina anche se amaramente sorrido nell’ascoltare il folle dittatore che accusa il paese invaso di nazismo :
forse non si ricorda nemmeno che il presidente Zelewsky è di famiglia ebraica.