aspettando Peter Grimes

Qualche anno fa ascoltai un bellissimo Peter Grimes a Roma per l’inaugurazione della stagione concertistica di Santa Cecilia.

In forma di concerto , direttore Pappano ,con uno straordinario Gregory Kunde nel ruolo del titolo .

Ne rimasi folgorata come adesso rivedendolo in tv in una messiscena particolare : sulla riva del mare ad Aldenburgh , nel borgo dove viveva Britten con una compagnia di canto molto british e molto suggestiva.

La storia terribile di una emarginazione , di un povero pescatore visionario e di una comunità chiusa e crudele che lo ha giudicato provocandone alla fine la inevitabile nemesi tragica.

Le piccole vittime : i poveri orfani , la mite maestra e soprattutto quel mare crudele che inghiotte le passioni e le speranze, tutto è raccontato dalla musica di Britten e non a caso i suggestivi intermezzi sono spesso suonati anche in forma di concerto.

Qualcosa da dire sulla vocalità del tenore protagonista : in principio Britten lo aveva pensato baritono , poi l’amore per  Peter Piers ne cambiò il registro . Nella versione inglese che ho visto recentemente siamo nella tradizione tenorile british , penso però che attraverso alcune mutazioni avvenute nel tempo la vocalità torni ad abbasarsi ( vedi  Jon Vickers alla Scala) .

Per questo mi incuriosisce molto l’idea di ascoltare Jonas Kaufmann nel ruolo del titolo . Sono sicurà che sarà un nuovo anello di quella catena ininterrotta di eroi tormentati che piacciono tanto al nostro tenore.