Una storia di ieri

Da più di trent’anni , una vera fortuna , mi aiuta in casa la stessa persona : una donna forte che ha visto crescere e andarsene i miei figli , che mi accompagna ancora nella solitudine e alla quale sono molto affezionata.

Qualche giorno fa , parlandomi con serenità mi ha raccontato con rammarico perché ancora prende il treno ogni giorno per venire a lavorare .

Certo , se quella volta il padrone ci avesse dato la casa che avevamo trovato …

-Sa, voleva un anticipo di due anni d’affitto e avevamo pure trovato i soldi .

Quando andammo da lui con le buste paga e tutti i documenti disse : ah no ! non affitto ai meridionali.

Così lei mi lo ha raccontato serenamente e senza rancore un caso di assurdo razzismo nelle civilissime Marche ( lei è pugliese).

Oggi in quel paese dell’hirteland cittadino  dove non le affittarono  la  casa si vedono ai tavolini del bar del Corso uomini che vengono da molto lontano , le scuole sono frequentate da ragazzini di ogni colore ,( la frase non è mia , è di un mio nipote che in quel paese ci vive ) insomma in trent’anni sono veramente cambiate tante cose anche sotto quello stesso sole..

Il mondo è cambiato , forse quel padrone di casa oggi affitta regolarmente a magrebini , filippini , romeni e non guarda più alla provenienza dei suoi affittuari , ancora però quei bambini che giocano con i miei nipoti , che ridono e parlano con lo stesso accento non sono ancora cittadini italiani . Evidentemente  il cammino non è ancora finito , c’è ancora un po’ di strada da fare.