Il bis incorporato

Non sono andata a Graz , nonostante l’esempio dei miei cari amici girovaghi , nonostante il cast che era stellare e lo è rimasto anche col cambio last-minute causa indisposizione del Barone Scarpia che è stato egregiamente sostituito da un altro eccelso baritono che stava appunto cantando lo stesso ruolo a pochi chilometri di distanza .

Mi incuriosiva il nome del luogo : Kasematten , chiaramente uno spazio che fu militare , mi incuriosiva la Opolais nel ruolo di Tosca , mentre  non mi incuriosiva per niente l’ennesimo Cavaradossi , un personaggio senza spessore al quale però Puccini ha regalato due memorabili arie evergreen.

Detto poi senza polemica , ma con un filo di perplessità , ripensavo all’affermazione di Kaufmann quando in una recente intervista ha dichiarato che il ripetere spesso gli stessi ruoli provoca un “ automatismo” (lui ha detto proprio così) pericoloso per la resa artistica .

Sono passate solo quarantotto ore ed ecco l’opera completa già su You Tube e questo è il  mio pensiero streaming, per quello che vale.

Intanto direi che Tosca quest’anno abbia battuto i suoi già grandissimi livelli di rappresentazione , nelle graduatorie banali credo sia riuscita anche a superare la sua eterna rivale Carmen ed è tutto dire.

Per quel che ho capito la location mi è sembrata abbastanza infelice e i poveri cantanti si sono mossi letteralmente in pochi metri nei quali amarsi , odiarsi , uccidere e morire : bravissimi tutti!
Una rivelazione la Opolais , si vede che lo ha studiato davvero questo ruolo per lei impervio ed ha ben centrato l’obbiettivo.

Niente da dire sull’eccelso Tezier , qui alle prese con uno Scarpia meno problematico di quello salisburghese  e infine chapeau al nostro inesauribile Kaufmann ; ma mi domando non si stufa addirittura a cantare la sua celebre aria addirittura due volte ?

Sembra che abbia ormai il bis incorporato nel contratto, non fa nemmeno più notizia .

Meno male che questa volta perlomeno l’ha presa in ridere.