La Cina è vicina

Un notiziario della notte : a Wuhan di nuovo chiudono tutto , torna il lookdown .

Undici milioni di persone di nuovo prigioniere nei loro fantascentifici condomini, transenne sulle strade , vietato viaggiare , muoversi anche per brevi percorsi.

In Cina , una città grande come tre regioni italiane medie , di nuovo sono piombati nel passato che non era tanto lontano , era solo ieri.

La variante Delta sta moltiplicando i contagi , il loro vaccino non la copre se non in misura molto minore di quelli che ci iniettano in Europa e la Cina sembra di nuovo tanto lontana , anche se sappiamo che il virus ama camminare per le strane vie traverse che la civiltà occidentale non riesce proprio a fermare.

Un pensiero passa come una nuvola : ci estingueremo come i dinosauri ?

Avevo ascoltato di nuovo il mio amato Wagner , il “nostro “Tristan occidentale giace nella pace del suo amore malato e decadente  della notte senza fine e le immagini crudeli e realistiche della nuova crisi cinese mi riportano a quest’oggi che ha tanto il sapore di un domani incombente come un incubo palpabile.

Il sonno aiuta , chiudo in un cassetto della mente la paura ancestrale , quelli come me che hanno vissuto nel mondo di ieri accantonano l’angoscia come un film apocalittico.

Viviamo la fantascienza e non ce ne accorgiamo, se ci estingueremo avremo perlomeno portato con noi la consapevolezza di avere vissuto con la magnificenza della nostra cultura , sarà sempre meglio di niente.