Magritte in carne e ossa

Ho avuto una strana visione :un quadro di Magritte camminava per strada davanti a me.

Pioveva e un uomo aveva ben pensato di mettersi un cappello in testa invece di aprire l’ombrello: avanzata verso di me e tra le tesa del Borsalino , gli occhiali e la mascherina l’uomo era letteralmente senza volto .

Un Magritte in carne e ossa .

Sono andata a ricercare una riproduzione che mi restituisse l’immagine e ho trovato questo famoso quadro nel quale in realtà il volto umano è parzialmente nascosto da una mela , non sono capace di fare giochetti con le immagini sostituendo una maschera alla mela , ma quell’uomo senza volto era davvero l’immagine estrema di questo senso di mistero che ci ha accompagnato ormai per tanti mesi.

Qualche volta ci si guarda per strada e ci viene da domandarci . chi sei?

La maschera ci ha resi tutti più simili , sicuramente a me ha regalato qualche anno nascondendo le rughe e le guance che cadono insorabilmente.

Qualche tempo fa , una sera in cui ero particolarmente depressa avevo deciso di truccarmi prima di uscire per una banale commissione ed è stato divertente accorgermi che quel poco di trucco che mi ero messa aveva in realtà ottenuto solo l’effetto di sporcare irimediabilmente la mascherina , ormai da buttare.

Che si arrivi alla nostalgia da maschera? Per tutti coloro che sono costretti a tenerla per lunghe ore lavorative penso sarà un sollievo ritornare a respirare liberamente , ma quel senso di mistero e di appiattimento che coprendoci il volto ci ha resi meno riconoscibili indubbiamente ha avuto il suo fascino , il mistero delle donne velate d’Oriente sarà pià comprensibile dopo questa faticosa stagione di maschere obbligatorie per motivi sanitari.

Ho scoperto il voluttuoso incanto della negazione del proprio io a disposizione di tutti , il rivelare interamente il proprio volto in realtà sembra essere ritornato un privilegio elitario .

Lo sapevano bene a Venezia dove le “bautte” concedevano una libertà ben maggiore a coloro che le indossavano .

Insomma : dall’incontro angosciante dell’uomo invisibile alle riflessioni elitarie il passo è breve , ma guarda cosa ci può fare scoprire anche una tragica pandemia !

Comunque , mi raccomando , per ora tenere la maschera non è solo una romantica voglia di mistero , è obbligatoria e guai a tenerla a bandolera sotto il mento e col naso scoperto .

Per questo ci correggono i bambini in età scolare , loro sono bravissimi a indottrinarci:- nonno , metti la maschera perbene!. L’ho sentito davvero un bambino redarguire così il nonno all’uscita di scuola.