MY TV

Molti anni fa facevo parte di una struttura regionale che si chiamava Mediateca , ci lavorava una ragazza visionaria e colta che una volta ci intrattenne su una ipotesi futuribile: “in un domani prossimo ciascuno si potrà fare un proprio palinsesto televisivo” perché, ci spiegava, ci saranno tanti canali che al tempo ancora non esistevano e nei quali ciascuno potrà scegliere un suo percorso personale.

Ci ho pensato qualche sera fa , quando al solito , come un sentiero mentalmente tracciato mi trasferivo meccanicamente da un canale all’altro nell’ora serale in cui normalmente guardo la televisione.

Alle sette e mezzo su SKY TG mondo , mezz’ora di notizie allargate su quello che succede fuori dai nostri confini di cronaca , curato da un bravissimo conduttore: Renato Coen che ormai mi pare di conoscere personalmente.

Poi alle otto cambio veloce : vado sulla Sette per il TG di Mentana , non è un telegiornale asettico : Mentana è partigiano , qualche volta sopra le righe , ma il suo tg è il meno appiattito tra tutti quelli che passano in quell’ora canonica , ultimo e veloce passaggio vado su Classica dove mi diverto con le divagazioni quotidiane di Maranghi e Piccinini , specie l’aria sorniona di quest’ultimo mi diverte moltissimo.

Quello di cui parlano , spesso lo conosco perlomeno come loro , ma poi citano il buon Mattioli , Francesco Maria Colombo e mi sento di casa anche li.

In realtà questa è la realizzazione di quel MY TV prefigurato in anni lontani dalla colta ragazza della Mediateca delle Marche .

Da quando poi mi sono regalata un televisore nuovo e la versione aggiornata di Sky ho fiumi di canali nei quali potrei affogarmi ma che forse ancora non riesco a gestire come vorrei.

Dribblando molto tra tanto trash però se si entra attraverso il vocale nella parola magica si apre tutto un mondo di lirica e di sinfonica inimmaginabile solo pochi anni fa .

In realtà questo è l’unico rifugio per noi appestati e reclusi con poche prospettive di tornare a respirare l’odore vero dei teatri e la gioia dell’applauso liberatorio finale.