Vaccinazioni

Nobile gara a chi fa la proposta più “ umanitaria” : 

vaccinate i ragazzi , gli studenti , vaccinate i carcerati , vaccinate i dipendenti della pubblica amministrazione e chi più ne ha e più ne metta.

Non vaccinate i vecchi , tanto muoiono lo stesso  ( e questa è la più bella).

Pare che sui social ciascuno abbia una ricetta migliore per mettere in fila chi si deve vaccinare e intanto , Germania a parte ( ma li fanno la cosa orribile della lotteria per chi deve essere vaccinato per primo nelle case di riposo ) ho l’impressione che il problema vero sia la scarsità di vaccinatori adeguati e secondariamente la vera e propria penuria di vaccini disponibili.

Dopo il primo V-day quasi tutta l’Europa è in affanno e sbatterei volentieri contro un muro i cretini che prima hanno gridato i loro amletici dubbi sulla validità di ogni tipo di vaccinazione e poi siccome ..la paura fa 90 si mettono in posa col braccio teso per la salvifica prima dose.

Io vivo nella ragionevole speranza che una volta a regime la vaccinazione in Europa proceda più o meno nei tempi e nei modi corretti che tutti ci aspettiamo.

Anche se purtroppo già circola la voce del mercato nero che , oltre a sembrarmi altamente improbabile, serve comunque a mettermi  una vera amara tristezza addosso.

Papa Francesco ci ricorda che non è solo per noi questa speranza ma lo è soprattutto per i tanti poveri dei paesi sottosviluppati , per i migranti infreddoliti sulla via balcanica , per i terremotati della Croazia , per tutti quelli che prima o poi con le diverse capacità organizzative della vecchia Europa hanno la probabilità reale di immunizzarsi a breve.

Altro non ha da dire il povero mio blog orbato di musica da raccontare, di musica da ascoltare dal vivo .

Non sono l’unica , a quanto pare ad avere già un po’ di saturazione da “virtuale” , per fortuna abbiamo i deliziosi sondaggi di Alberto Mattioli che ci permettono di ripensare i nostri ricordi , evidentemente siamo una specie di setta segreta che coltiva colpevoli amori d’antan….

Una strana euforia

 

Sembrava proprio che volessero tutti festeggiare nelle case illuminate , mai come quest’anno ho visto tante luci nelle case , tante finestre aperte sulla notte come a ribadire che anche nella costrizione e nel raccoglimento tutti volessero salutare questo tragico e assurdo 2020 , bisestile e  speciale.

Speciale  in ogni senso : tutti lo abbiamo vissuto prima con stupore , poi con angoscia , con dolore e proprio alla fine con un piccolo pensiero di speranza , sembrava impossibile , ma già nel mondo si comincia la vaccinazione contro questa terribile nuova pestilenza che ha ricondotto l’umanità tutta a quella dimensione precaria che in fondo è o dovrebbe essere la nostra condizione naturale.

La straordinaria e allegra esplosione liberatoria dei fuochi d’artificio :partivano da tutte le case e una volta tanto non mi hanno irritata , anzi tutta quella esplosiva serie di luci nel cielo metteva allegria : il fumo era addirittura entrato in casa tanto era denso: cercando di non pensare ai tanti migranti al freddo nei campi profughi della Bosnia , cercando di non pensare agli ancora tanti , troppi malati negli ospedali , alle terapie intensive ancora piene ,  pensando invece agli eroici uomini e donne nei loro abbigliamenti spaziali che anche stanotte lavorano per noi , a chi ancora crede nella solidarietà e anche stanotte gira le città per portare un conforto agli Homeless infreddoliti ho partecipato con gioia a quella che tutti sperano sia la coda di questa sciagurata annata di morte.

Ne usciremo ? o meglio ne usciranno i più giovani ricordando quanto sia precaria la nostra condizione umana ?

2021 –non ho proprio idea di cosa ci riserverà . Io mi accontento  di sperare nella progressiva e magari anche lenta ripresa della vita cosiddetta normale.

Un desiderio piccolo piccolo : potere apprezzare dal vivo una cara amica , Maria Agresta che ha mirabilmente cantato per la prima volta i Vier Letzen Lieder  davanti alla solita tristissima platea vuota . Poi se mi allargo nelle speranze , oltre ad augurare ogni bene a tutti i miei cari e un avanzo di salute per me , anche la possibilità di tornate a Vienna , a Monaco , a Napoli .

Insomma a risentire la musica dal vivo , quella che più di tutto mi è mancata in questi lunghi mesi di astinenza.