L’opera “streaminzita”

Un tempo , molti anni fa quando veniva annunciata la ripresa video di un evento musicale ne eravamo felici perché in qualche modo restava memoria di quello che avevamo apprezzato a teatro .

Era un po’ come fare le fotografie durante un viaggio , restavano nella memoria le cose che avevamo viste davvero.

Poi il mondo si è fermato , siamo tutti prigionieri di un microscopico male  che ha provocato lutti e dolore nel mondo intero .

Per noi che amiamo e vivevamo anche di musica e di teatro il mondo si è fermato in un fermo immagine ulteriore e difficilmente compreso da chi non avendo mai frequentati i teatri e le sale da concerto non può rendersi conto di quanto sia grande questo vuoto esistenziale per gli orfani dello spettacolo dal vivo.

In un primo momento la generosità e la politica promozionale dei teatri è servita a riempire questo buco doloroso , ma ormai l’autentica valanga di proposte on line è tale che ne provo quasi repulsione o per meglio dire una forma di nausea da indigestione di immagini.

Questo non vuol dire che ne rifugga , ovviamente c’è proposta e proposta e  non è che la visione di reperti lontani sia da rigettare , solo che spesso servono ad aumentare quel senso di tristezza e lontananza come  tutte le cose datate che ne provocano la memoria.

Però i prossimi giorni si preannunciano con qualche regalo , perlomeno per me : conto alla rovescia e finalmente vedrò qualcosa di speciale , anche se mi fa male pensare che avevo il biglietto , l’albergo e il volo …per Monaco . Ma il destino cinico e baro ha fatto sì che addirittura non ci siano più voli Lufthansa dall’aeroporto di Falconara e a pensarci bene non potrei arrivare neppure fin lì perché, guarda caso, il suddetto è addirittura in un comune limitrofo ma diverso dal mio .

Forse questa Bohème mi riconcilierà con gli streaming….