Vienna nel cuore

Ci risiamo : era cominciato a Parigi , la sera del Bataclan.Ero a Londra al , solito per un’opera e mentre ero ancora in albergo su Facebook mio nipote da Parigi mi diceva di stare bene .Sul principio non riuscivo a capire il senso di quell’informazione , poi via via tutti i miei amici parigini mi dicevano la stessa cosa e allora ho acceso la tv :l’orrore , i morti , l’assurdo di un terrorismo che speravo di non vedere più in Europa.

Poi ormai ci ho fatto l’abitudine , ogni tanto i miei amici  : a Berlino , a Bruxelles , a Londra mi mandano notizie , ma da quando viviamo con la spada di Damocle del Covid mi sembrava che non ci fosse più posto per altre disgrazie e invece mi sbagliavo di grosso:
adesso Vienna : la mia adorata Vienna . La città musicale tanto amata , la città nella quale ogni volta che ci vado riconosco i segni della grande cultura europea che la pervade.

Die welt von gestren , il mondo di ieri di Stefan Sweig . Invece no , stamani gli amici mi hanno cominciato a raccontare di essere rintanati in casa e addirittura chi era all’Opera ha dovuto restarci chiuso per ore prima di essere rimandato a casa e questo è il racconto di una cara amica che tristemente mi parla anche di un appello televisivo del Cardinale di Vienna che raccomanda di essere pazienti e non rispondere all’odio con l’odio.

La mia amica Gabriele mi saluta “ da una triste città” che faccio fatica a riconoscere nelle immagini di sangue che ci trasmette la televisione.

Stasera è annunciato uno streaming dell’Onegin dall’Opera di Vienna , chissà se lo faranno.

Non è finita , pare ieri quando i turchi arrivarono alle porte di Vienna , la storia ciclicamente si ripete e ci conferma che gli inarrestabili conflitti di religione , intrecciati come sono con le forze oscure dell’economia troveranno sempre le braccia fanatiche pronte a inondare di sangue le strade della nostra vecchia Europa.