Una rinuncia

Ho rinunciato ad andare a Vienna per il Don Carlos , avevo il biglietto , un 

buon biglietto , infatto è stato facile rivenderlo subito.

Per la prima volta non seguirò il mio cantante preferito in uno dei suoi ruoli che ho più amato nella mia opera preferita di Verdi.

Ha prevalso la prudenza , il ragionare del rischio concreto di una qualsiasi complicazione viste le molteplici regole che stanno restringendo un’altra volta addirittura i confini all’interno dell’Europa .

Forse questa volta sono stata troppo prudente , ma la notizia che potrò comunque vedere l’opera in streaming ha prevalso sulla gioia di tornare in una città che amo e che mi manca moltissimo.

Ricordo solo un anno fa una splendida quattro giorni viennese , ma  mi sembra di ricordare un avvenimento tanto lontano.

So benissimo che questa pandemia finirà come sono sempre finite tutte le pestilenze che hanno funestato il nostro passato , ma quello che nessuno mi renderà sono questi ultimi anni della mia vita in cui mi sentivo ancora in forze e avevo la prospettiva di godere ancora della gioia di ascoltare musica nelle città e nei teatri che ho tanto amato.

Sono tenacemente stata sempre una persona che ha voluto guardare il bicchiere mezzo pieno ma questa ragionevole decisione da vecchia signora saggia è l’ennesima riprova che il Coronavirus ha colpito anche nell’animo di chi magari ha cercato di resistere all’isolamento duro della scorsa primavera quando mi veniva portato il pane e il latte al cancello di casa , quando alla prima timida ripresa facevo pazentemente la fila ben distanziata per andare al supermercato .

Mi sono abituata ad uscire con la mascherina , anzi ne ho anche una di riserva in borsa , mi sono abituata a pensare diversamente tutti i tempi necessari per entrare in ogni locale pubblico , accetto sorridendo che ogni volta mi sparino in fronte il termoscanner , ma mentre mi aggiro per la città tra persone mascherate ho la sensazione di vivere in un film di fantascienza , di quelli che non mi sono mai piaciuti , di tipo avveniristico profetico da fine del mondo.

La fine del mondo non ci sarà , finirà tutto , forse anche prima di quanto lo si immagini .

Intanto però io avrò perso il mio Don Carlos a Vienna e lo aggiungo a tutte le altre perdite di questo malefico 2020 bisestile che ancora non è finito !