Un luogo alternativo

L’ autunno , se non arrivano i nubifragi, è tempo di gite brevi , magari in luoghi diversi dai soliti itinerari costellati dalle mostre sempre più reclamizzate e spesso poi molto meno attraenti di quanto promettano sulla carta.

Io propongo un luogo strano , tra i più strani che esistano in Italia , un posto che abbina un pellegrinaggio sacro ad un posto straordinario e fuori da ogni catalogazione culturale.

Intanto comincio dal nome : la Scarzuola . 

Pare che fosse il nome di un’erba povera che cresceva anche dove non c’era molta acqua  ( da cui Scarsa o Scarza) e San Francesco ne fece un luogo , uno dei tanti che si trovano in Umbria, in cui fondò un convento per i suoi confratelli.

Luogo mistico , di modeste proporzioni , con curiosi reperti qua e là, che ne dimostrano l’originale appartenenza all’Ordine .

Ma è oltre questo luogo che si apre la vera scoperta : la porta si apre su uno dei posti più strani e incredibili che si possano vedere in Italia.

Per andarci bisogna prenotarsi e pagare una ben modesta cifra , il proprietario farà da guida a chi cercherà di capire il perché di tanta misteriosa architerttura.

L’ideatore e realizzatore del complesso si chiamava Tomaso Buzzi e di mestiere faceva l’architetto , questo suo grandissimo monumento composito è quello che ci ha lasciato e che suscita curiosità e lascia in fondo anche perplessi.

Tutto il complesso misterico fu ideato e costruito fra la metà del secolo scorso e la sua fine , ma non fu mai finito perchè questo ne era in fondo il fine ultimo :opera aperta , opera misterica , opera metafisica.

Si trovano in rete anche le dotte spiegazioni di ogni parte del complesso munumentale , spiegate dall’attuale proprietario che è nipote dell’architetto e che ne conserva memoria e manutenzione

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Non è un monumento al bello : le sovrapposizioni , le citazioni , i richiami classici e i simboli massonici ne fanno un bel guazzabuglio di stili e di misteri, una specie di LunaPark culturale .

Forse però un certo disagio lo trasmette e se si è trattato dell’opera di un pazzo certo bisogna ammettere che lo aveva fatto con un certo metodo e una notevole  sovrabbondanza di informazioni .

Dimenticavo di dire che è in provincia di Terni , che bisogna prenotare per tempo la visita e che non bisogna andarci in gruppi troppo abbondanti.

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