Un’ estate da regina

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Solleone. L’imponente mole della Reggia di Caserta sembra sfumare nella calura, ma lassù in alto dietro la statua della fontana di Diana e Atteone si nasconde un luogo prezioso ,l’Aperia , luogo di bellezza e miele , come dice il suo nome fantasioso.

Un’ estate da Re è arrivata all’ultima serata , una manifestazione che come mi dice con orgoglio il direttore artistisco Antonio Marzullo è riuscita in un’impresa rara da queste parti : unire le forze e in questo modo arrivare alla sua terza edizione totalizzando un numero di presenze a numeri molto alti per una manifestazione estiva nata tutto sommato da poco.

Unite le orchestre del San Carlo di Napoli con l’Orchestra del Verdi di Salerno e stasera sotto la bacchetta di un maestro dall’italianissimo nome di Stellario Fagone ma che arriva , insieme al suo prezioso compagno e amico grande tenore addirittura dal BSO di Monaco,la manifestazione si conclude con un recital di canto di altissimo livello internazionale.

Maria Agresta è riuscita nell’impresa di portare a cantare in questo magico luogo il tenore del secolo : lei bellissima e affascinante nei due splendidi abiti scelti con cura per le due parti del concerto ha la statura di una vera diva , la cui voce sempre più bella e sicura incanta il pubblico che la festeggia con l’affetto dovuto ad una conterranea famosa.

Arriva circondata dai tantissimi familiari orgogliosi di lei : il papà emozionato , le sorelle trepidanti per la loro piccolina diventata così importante e commosse anche perché stasera sentono di più un vuoto recente che le accomuna nella memoria.

Lui Jonas Kaufmann , sudatissimo e del tutto informale , si è fatto come tutti la faticata in salita per arrivare a piedi al luogo delle delizie , lo si vede comunque contento di essere qui in questa Italia tanto amata e sempre più sua.
Una certa aria di improvvisazione , una confusione molto campana non riesce comunque a rovinare la festa.

Tutto all’inizio sembra abbastanza improbabile : il chioschino che non vende quasi niente , il red carper liberato dalla plastica all’ultimo momento , l’incertezza di quando e come fare aprire il cancello….

si aggiungano figuranti sciolti dal sudore in pesanti abiti settecenteschi , un presentatore “ore rotundo” oversize, le luci che proprio non riescono a inquadrare mai ,ma proprio mai i cantanti insieme, sembra creare incertezze, ma è vita e qui la vita è tale anche nell’allegra confusione disorganizzativa .

Poi siccome siamo alle porte di Napoli tutto si aggiusta , tutto funziona magicamente e che la serata abbia inizio.

Anche il programma viene abbastanza modificato al momento  , qua e là Maestro e suonatori svoltano pagine alla ricerca del pezzo giusto . Jonas la fa da padrone , si diverte molto e si vede.

Le due parti del concerto sono comunque scandite molto intelligentemente . Nella prima parte musica lirica : ci appaiono davanti Mimì e Rodolfo , Tosca e Mario  , poi infine Otello e Desdemona e in questo pezzo i due che seguitano ad intrecciarsi in teneri baci alla fine di ogni aria , fanno veramente scintille : si sente quanto questa musica sia già stata interamente loro , quando l’hanno cantata insieme a Londra lo scorso anno.

La seconda parte è dedicata alla grande canzone italiana , alle classiche romanze d’un tempo . Molti spettatori partecipano canticchiando i motivi del cuore.

Maria ci regala un paio di preziosità : il Bacio e la Vucchella fanno delirare il pubblico di casa .

Jonas si leva  la soddisfazione di cantare le canzoni napoletane in perfetto idioma partenopeo. Io  l’avevo sentito anche in anni lontani ma adesso la sua Catarì è diventata un gioiello di arte canora e di recitazione.

Poi la cosa  buffa è che anche il suo italiano , sempre più fluido si è napoletanizzato , già parlava correttamente tante lingue , adesso ne ha aggiunta anche un’altra : il napoletano e parlandoci ci se ne accorge , eccome!

I bis sono trionfali , la coppia fa scintille , il pubblico li osanna , una signora urla :siete pure belli!

La serata caldissima volge alla fine e come nelle fiabe degne di una reggia succedono anche cose rare , ma forse hanno fatto parte del sogno, il sogno di una notte d’estate nella strepitosa reggia di Caserta.