A proposito di Lohengrin

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Mi capita di ascoltare l’intervista che Jonas Kaufmann ha rilasciato per la BMW la scorsa estate in piazza a Monaco dentro la macchina,non l’avevo ascoltata a suo tempo perché sempre in giro per teatri e soprattutto perché ero praticamente anche senza connessione.

Stamani ho tempo e mi colpisce un passaggio quando , per parlare del modo di interessare i bambini all’opera, suggerisce che si raccontino loro le storie :lui dice letteralmente le favole delle opere wagneriane.

Stranamente quest’affermazione coincide con una mia recentissima esperienza con due nipoti ragazzini.

Domenica scorsa su RAI5 si replicava il Lohengrin che inaugurò la Scala cinque anni fa.

Invitata per pranzo sono arrivata a casa di mio figlio in tempo per il terzo atto.

Molto egoisticamente faccio spostare la tv sul canale culturale e mentre l’opera comincia io contemporaneamente racconto ai miei nipoti infastiditi dal cambio di canale la storia della principessa inguistamente accusata dalla strega cattiva e del cavaliere senza macchia che viene a combattere per salvarla.

Mai devi domandardarmi, con quel che segue.

Mentre racconto ( per fortuna c’erano i sottotitoli in italiano) i ragazzini cominciano a sgranare gli occhi,seguono con interesse, quasi un thrillig ,la storia….

Dopo il “ mein lieber schwann” penso si possa andare a tavola ma i miei nipoti seguitano ad avere gli occhi incollati alla tv e alla fine mi chiedono :ne sai altre di queste storie?

Non mi illudo di avere formato due wagneriani e neppure che abbiano ben capito che tipo di musica fosse.

Sicuramente però un piccolo seme di ricordo è entrato nelle loro teste di ragazzini curiosi e intelligenti.

Raccontare le storie….Il signore dell’anello è una versione appena rivisitata dell’anello del nibelungo…fra i tanti modi per avvicinare i ragazzi all’opera si può tentare anche questo.

Se poi lo dice anche Kaufmann!