Goethe colpisce ancora

 

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dai tempi del Grand Tour non c’è nordico che non desideri venire in Italia e d’Italia una tappa classica è stata da sempre  Napoli ,con i suoi tesori , l’incanto del suo golfo , le sue preziose vestigia archeologiche .

Poteva un uomo colto come Kaufmann resistere al richiamo delle Sirene partenopee?

Ci si è tuffato per un bel po’ di giorni , ha goduto di ogni bellezza che gli è stata offerta , si è fatto una incantevole vacanza sfuggendo spesso a chi voleva incastrarlo in cose programmate per la stampa e la televisione . Dico io , fortunatamente!

 

Personalmente anche io passeggiando ieri mattina per smaltire la tristezza della serata “cafonal” mi sono fatta un giro di memorie in Via Caracciolo ricordandomi gli anni della One ton Cup al circolo velico a Mergellina , un favoloso convegno nazionale del Fai dove vidi cose che voi umani ecccetera eccetera …(cftr.Blade runner)

Mi sono ricordata di quante volte sono arrivata al molo Beverello all’imbarco dellle isole, insomma mi sono fatta un personale tour di amore per questa città sfacciatamente bella e insieme sfacciatamente tragica.

 

Pensavo anche a Leopardi e alla Ginestra . Chissà se qualcuno degli pseudo amici gliene ha parlato , lui che ama tanto la poesia quando canta i magici Lieder delle sue liederabend ,credo avrebbe apprezzato anche citazioni come queste .

Spero che gliele abbiano fatte , se le merita e si sarebbe meritato di più , soprattutto maggior rispetto per la sua voce che ,come dice sempre , è uno strumento che non si può accordare come un pianoforte e va tenuto preziosamente riguardato .

Ma il sole di Napoli lo ha travolto , la sua generosità pure .

Consiglio il suo Pressagent , quando si tratterà di tornare in Italia a presentare la versione italiana della biografia di Jonas di chiedere meglio in giro dove e come farla .

L’Italia è bella lunga e di tesori ce ne sono tanti. Basta puntare il dito a occhi chiusi sulla carta e qualche magia viene sempre fuori .

Lo pensavo ieri in treno attraversando la Campania , il Lazio , l’Umbria e le Marche …quanti paesaggi incantati e non ho citato la mia amata Toscana!

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Ci vorrebbe una penna più attrezzata della mia per narrare la scompaginata serata in onore del grande tenore e se questo è il risveglio del Mattino consiglio vivamente di lasciarlo sonnecchiare perlomeno nel prossimo futuro .

Una abbondanza di servizio d’ordine in attezzatura antisommossa che ci avrebbe salvato da notevoli attentati del Daesh o meglio una farsa partenopea in salsa terroristica.

Si aspettavano gli studenti e sono arrivati i collettivi anonimi capitanati da una pasionaria arancione che poi sbandierava un vistoso bernoccolo ad usum televisivo, ovviamente .
Quattro ministri quattro come il Quartetto Cetra accompagnavano il Premier a sua volta accompagnato dal Governatore della Campania e , tocco di classe , c’era pure il vescovo in persona .

Renzi benedicente si rivolgeva magnanimo al loggione mentre in platea sfilavano le vecchie glorie uscite direttamente dal Museo delle Cere : Arbore e Laurito (lui col cappello , lei in sacchettone indiano nero-dorato ) Carla Fracci e consorte già mummificati e poi ..poi tutte le glorie vecchie e nuove della ribalta partenopea :una tristezza infinita .
Gentili signore in lungo e in corto e dichiaratamente spaesate in cotanto senno. Baciamani di vecchia nobiltà , abbonati offesi di non avere il proprio legittimo posto e tutti ad aspettare gli acutazzi del tenore che invece proprio non ci sono stati.

Lo spettacolo ..ma chi ha fatto l’accozzaglia paesana dei pezzi teatrali con gli inserti musicali?

E poi Jonas è arrivato , già afono, a raccontare di nonno Fritz , di quando aveva pianto alla Butterfly credendola morta davvero , di quando aveva perso la voce e poi l’aveva ritrovata grazie al maestro di Brookling.

Ovvio omaggio alla memoria di Giorgio Strehler , citazione Von Karayan sull’estasi controllata e pregievoli frammenti del vero Kaufmann nelle sue vere , belle interpretazioni .

Unico momento di brivido da parte mia , tutte prestazioni viste dal vivo che comunque mi mettevano una certa tristezza nel contesto .

Ma dico io , anche il suo Pressagent che era lì non gli poteva dare una mano a quel ragazzo che non ce la faceva più?

Gli Amici napoletani , l’Amica della Sony tutti li a godersi la vicinanza del Nostro ma nessuno che avesse pietà di lui che alla fine ha pure scoperto che c’era anche la diretta su Radio tre ..non gliela aveva detto nessuno!

Ha cominciato a cantare e ho capito con terrore che forse non avrebbe neppure finito le canzoni , ad un certo punto ( in questo caso il  mestiere aiuta )ha anche abbassato di un’ottava a metà una canzone.

Mano all’orecchio , largo uso di mentine , colpi di tosse trattenuti ;insomma un disatro e c’è stato anche chi carognescamente ha postato il video su YouTube : consiglio i veri amici a guardarlo senza audio , perlomeno si potranno divertire a vedere la giacca Dolce e Gabbana con la rosa ricamata tipo sponsor sfacciato.

Il bis Parla più piano lo cantava talmente piano che avrei potuto cantarlo anch’io.

Il disco è lanciato , per uso principalmente germanico ,credo: lo ha spiegato garbatamente lui stesso quando ha detto che sentendo quelle canzoni sotto i cieli grigi del Nord i suoi concittadini delle lontane terre dai cieli bassi e senza sole conteranno i giorni che li separano dal ritorno nelle incantare terre del Sud.

Se serve a questo è comunque una bella promozione turistica.

So che mia sorella ha chiuso la radio , che Enrico Stinchelli si è tanto rattristato da scriverlo pure sul suo blog , so che la faccenda si è rivelata quella che era :una pagliacciata piuttosto triste.
Meno male che Jonas si è consolato con il mega babà alla cena del Circolo, lui che riesce a passare come un folletto leggero anche nelle circostanze più avverse

Ora però si metta un po’ a dieta e stia zitto qualche giorno, le vacanze sono finite.