Va’ pensiero

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Nel fiume di inevitabile retorica che ha accompagnato la cerimonia di commemorazione delle centotrenta vittime del terrore nella notte del 13 novembre scorso che si è svolta nel grande cortile de Les Invalides e che molto per caso ho seguito distrattamente c’è stato un momento molto particolare , assolutamente passato sotto silenzio nei commenti e che invece nel nostro paese avrebbe dovuto essere rimarcato con più emozione.

Alla fine del discorso di Hollande , del quale ho molto amato un piccolo inciso : “la libertà non va vendicata , la libertà va servita”, è stata suonata la Marsigliese e fin qui tutto mi è sembrato dovuto. Poi mentre piano piano la folla della tribuna d’onore cominciava ad allontanarsi la banda ha attaccato alcune note  ( ovviamente il commentatore italiano non le ha riconosciute. anzi ha detto che era l’Ouverture della Forza del destino) invece si è levato chiaro e solenne il coro del Nabucco cantato in uno splendido italiano.

Schermata 2015-11-28 alle 09.14

Quel Va pensiero mi ha talmente colpito, quelle parole così esatte per chiudere la cerimonia, evidentemente scelte da chi della grande cultura europea sa bene il valore , mi hanno detto più di tante vuote parole sul senso di essere europei. Non è che i francesi non avessero dalla loro tante pagine musicalmente memorabili, ma avere scelto di chiudere la mesta cerimonia con la grande aria di Giuseppe Verdi mi è sembrato bellissimo.Ovviamente il fatto è passato nell’indifferenza dei media e invece io nel mio piccolo spazio del blog voglio proprio sottolinearlo.

Sono questi i gesti che restano, peccato che in modo particolare gli italiani  non lo abbiano sottolineato abbastanza.