LA MEMORIA

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oggi è il 25 aprile , la più importante festa laica italiana : segnò la fine del fascismo ,riaprì le speranze di un popolo verso la democrazia.

Ci lasciavamo dietro una guerra terribile , a rileggere la storia del Novecento segnata da due guerre mondiali e dagli orrori del nazismo ci viene da domandarci perché oggi le nuove generazioni non siano state educate a leggere il passato in maniera adeguata .

Di fronte ad una nuova svolta epocale e biblica quale l’esodo di milioni di esseri umani in fuga ancora da guerre , genocidi di massa e persecuzioni l’Europa non è solo impreparata ma addirittura incapace di trarre insegnamento da ciò che fu per lei una realtà neanche troppo lontana.

Il tempo corre troppo veloce in questo nuovo millennio . Quelli che furono i nostri valori e per i quali morirono giovani di tutte le Resistenze europee oggi sembrano appannati e addirittura valutati col metro dello scetticismo e ricondotti ad immagini di fastidiosa retorica.

Lo spettro del nazismo si riaffaccia in questo vecchio paese stanco: ci siamo dilaniati per secoli , composti e ricomposti gli Stati , gli imperi , abbiamo sfruttati interi continenti e oggi l’Europa , quell’Europa che a prezzo di lacrime e sangue sembrava essere finalmente uscita dai gretti confini delle frontiere , oggi l’Europa recupera nella sua pancia molle ed egoista quella terribile malattia che altri non è che la paura del dover condividere quello che resta di questo nostro pianeta stanco e che abbiamo contribuito tutti ad impoverire.

Vedo con angoscia nuove generazioni abbrutite dalla poca scuola inadeguata e di conseguenza facile preda di consumismi venali.

Si allarga il solco tra le masse e le nuove élite che vinceranno di nuovo , lo sappiano gli sconfitti di domani , è la naturale selezione della specie .

Quelli con lo smartphone in mano , il berretto col logo girato di dietro ,quelli col percing saranno di nuovo strumento in mano alle demagogie pseudo ecologiste , pseudo liberiste e si avvieranno ad essere poveri strumenti in mano ai nuovi potenti della terra i quali non avranno più bisogno di armi , basterà loro il potere grigio della grande finanza internazionale.

Mi fanno pena tutti coloro che oggi pensano di combattere in nome di una rabbia plebea l’avanzata di milioni di esseri umani che premono ai nostri fragili confini sui quali stiamo rialzando assurdi muri e migliaia di reti spinate.

Il 25 aprile sembra avere perso ogni forza attrattiva della memoria ,

la scuola ha perso la sua battaglia , l’Italia ha perso la sua battaglia.
L’Europa tutta rischia di ricadere nelle sue perfide faide di confine .

Poche le voci illuminate in questo deserto di valori , mi pare che solo papa Francesco riesca a dire ancora qualcosa , tentando la strada della comunicazione più bassa e a radunare intorno a sé i giovani , ma dubito che una volta ottenuto il selfie papale resti qualcosa di più nelle loro menti leggere.

 

In Austria vince la destra xenofoba , festeggia Marie Le Pen, noi ci accontentiamo di un Salvini in felpe dagli slogan offensivi anche per menti solo normodotate.

In Germania i neo –nazi riempiono le piazze , l’Inghilterra che pensa alla Brexit come una formula salva-vita festeggia l’incredibile inossidabile regina che forse , come ha scritto un intelligente blogger altro non è che un robot salva immagine della Monarchia.

Nella mia città imbecilli notturni hanno imbrattato con svastiche il monumento alla Resistenza di Pericle Fazzzini , ma non se ne è accorto praticamente nessuno , la scalinata è da tempo coperta di erbacce e praticamente non transitabile.

Con tutto questo capiranno i miei 51 lettori il perché non ho voglia di esporre il tricolore in terrazzo….diciamo : ah, la bugia pietosa , che le condizioni meteriologiche non lo consentono.

 

14 thoughts on “LA MEMORIA

  1. Già…pensavo a mio nonno partigiano comunista VERO….quando su lUnità che gli portai io ,lesse che il PC aveva sopravanzato la DC …aveva gli occhi lucidi dalla commozione..non me lo dimenticherò mai….

  2. Qui in Australia si festeggia il 25 aprile, Anzac Day, data dello sbarco delle truppe australiane e neozelandesi a Gallipoli nel 1916, una catastrofe strategica che si saluta come la nascita della giovane nazione ancora strettamente legata alla madre Inghilterra. Una volta era un giorno di lutto rispettoso, tutto era chiuso. Oggi si radunano all’alba attorno ai “tempii della memoria” e poi passano la giornata ad inebriarsi, giocare, far spesa, andare al cine, ballare, speriamo non piova. Il tuo bellissimo saggio, cosi triste e vero, l’hai scritto anche per l’Australia. Poveri di noi tutti.

    • Mi ricordo benissimo cosa successe a Gallipoli ! Strane coincidenze della storia….il mondo evidentemente sta cambiando dappertutto…

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