Krystian Zimerman e il Wanderer schubertiano

 

 

10.02.2009 Krakow Auditorium Maximum UJ Koncert Krystiana Zimermana w setna rocznice urodzin Grazyny Bacewicz N/z Krystian Zimerman  Fot. Anna Kaczmarz/Dziennik Polski/REPORTER

 

Una volta tanto non ho dovuto andare in aeroporto , prendere l’aereo , dormire in un albergo perché la grande musica è venuta da me , in questa mia piccola città , grazie alla benemerita istituzione degli Amici della Musica.

Non mi sembra vero , ma stavolta è nel teatro della mia città che posso sentire un grandissimo pianista che , bontà sua , nella scarna programmazione annuale dei suoi concerti , ben tre li ha fatti qui nelle Marche.

Krystian Zimerman è tornato ad Ancona , me lo ricordo in anni lontani biondo e giovanissimo e ora che i suoi capelli sono diventati decisamente tutti bianchi le sua mani , se possibile, sono diventate anche più prestigiose.

Prezioso programma: le due ultime sonate di Franz Schubert , un doppio regalo per me completato da piccoli pezzi , preludi e makurke di un autore polacco che non conoscevo , Karol Szymanowski.

Interessanti perché di un autore interessante del primo Novecento ma che tutto sommato sono stati come un piccolo aperitivo per i due pezzi forti : le sonate N° 20 in la maggiore D959 e la 21 in si bemolle maggiore D960  di Franz Schubert composte entrambe nell’ultimo anno di vita del compositore.

Specialmente la seconda mi è sembrata eseguita in maniera perfetta , mirabile , forse uno Schubert così non lo avevo mai sentito così vicino al suo più prezioso comporre : i Lieder.

Non a caso il professor Barbieri , direttore artistico degli Amici della Musica nella sua piacevole e dotta chiacchierata di introduzione aveva sottolineato quello che è il tema fondamentale in Schubert: il senso di perdersi in una sorta di paesaggio dell’anima, quel Wanderer presente in tanti suoi Lieder e soprattutto nella sua summa composizione : la Winterreise   che oltre a tutto rappresenta per me una sorta di musica del cuore.

Il nostro relatore ci ha anche evidenziato un’altra componente fondamentale nella musica schubertiana :una ininterrotta linea di canto che nascostamente si intreccia in ogni composizione.

Un vero tuffo nella nascita del Romanticismo , un perdersi nella Sehnsucht , il tutto preziosamente sottolineato dalla mirabile , personalissima interpretazione del grande pianista.

Un grande concerto che mi ha per una sera riconciliato con la mia città , spero che la sinergia instauratasi tra tre associazioni musicali regionali porti ancora tra noi i grandi interpreti che una volta erano abituali frequentatori dei nostri teatri marchigiani.

 

7 thoughts on “Krystian Zimerman e il Wanderer schubertiano

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