In difesa del cane

In un mondo di gatti e gattofili sento il bisogno di parlare del nostro amico fedele.

Non ho certo la penna di Thomas Mann ( e spero che tutti abbiano letto Cane e padrone) , sono solo una povera pennivendola di periferia che però si è stufata di tutta questa “gatteria “ dilagante sui social.

Premetto che ho sempre avuto cani e gatti , come me le mie sorelle e prima anche  nella mia famiglia di origine gli animali domestici non sono mai mancati.

I gatti li ho cominciati ad avere per..necessità pratica . Nel mio giardino scorrazzavano topi ed altre specie e in anni lontani i gatti erano capaci di cacciare anche grossi toponi imponenti , anche se a onor del vero era sempre più bravo un basstto meticcio che addirittura mi portava trionfante le sue prede fino ai miei piedi , in cucina.

Poi i gatti si sono fatti signori e i roditori li guardavano con indifferenza passeggiare tra le siepi, per loro croccantini ( e solo della marca gradita , prego!).

Allora sono passata ai gatti “belli” e di razza che confacevano il mio senso estetico , ho quintalate di fotografie con i miei certosini in posa , ruffiani e elegantemente , mollemente vanitosi.

Anche il povero fratello bastardo ( un certosino nero) si pavoneggiava tra  i nobiil fratelli che tolleravano signorilmente la sua presenza.

E vengo a parlare dei cani , anzi del cane : presenza ingombrante , sempre tra i piedi , anche a letto ti si appiccicava a mò di zerbino con rischio cadute garantite.

Occhio languido per la richiesta di andare a fare un giretto , orecchio sollevato appena riconosceva il suono del motore della macchina del padrone.

Straziato al vedere la valigia pronta , pronto ad ogni richiamo , con la speranza di una carezza, scodinzolante sempre e se non gli davi da mangiare aspettava paziente e fiducioso.

Ho avuto bassotti meticci, pelosetti bianchi e marrone di razza indefinita e poi ho avuto due splendidi rodesian ridgebak, in sequenza uno buono buono e disobbidiente e uno un po’ più agitato ma molto più intelligente .

Il cane è parte della casa e quando ci lascia perché la natura ha compiuto il suo ciclo ti senti davvero in lutto , perché viene a mancare una importante fetta della tua famiglia.

Lo sguardo di un cane ti ripaga di tante fastidiose cure che comunque gli devi, nel suo sguardo c’è molta più umanità che in quella di molti esseri umani .

Il gatto no , ti guarda e poi si allontana altezzoso , il suo è un mondo a parte , con la sua bella dose di mistero.

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