Vengo da Sacramento

Un giochino d’estate. Per solito non mi lascio incantare da queste trappole che nascondono un sistema di sfruttamento pubblicitario anche perché le risposte sono buone e belle per ogni tipo di risposta.

Si è sempre generosi , altruisti , comprensivi col prossimo, spesso anche dotati di notevole intelligenza e cultura .

Qualche volta , all’inizio ci avevo provato a rispondere , per la verità mai condividendo gli splendidi risultati raggiunti anche perché cambiando l’ordine delle risposte il prodotto non cambiava mai!

Ma questa volta , in fondo è Ferragosto e giocare si più , alla domanda quale personaggio d’opera avreste voluto essere ho risposto di getto , senza riflettere un minuto: Minnie, forever e l’ho pure condiviso .

Credendomi originalissima ho controllato altri risultati e allora : sorpresa ! ho scoperto che contrariamente a quanto pensavo La fancuilla è decisamente molto gettonata nelle risposte.

So bene di chi è la colpa , escludendo Belasco prima e Puccini poi la colpa è del solito Kaufmann che ben due volte si è divertito a fare il cowboy con risultati tutto sommato abbastanza credibili.

Quando ragazzina a Firenze avevo visto l’opera col tenore che invece faceva solo il tenore non avrei mai risposto con tanta sollecitudine alla stupida  domanda.

Dal magrissimo Dick Johson in pantaloni attillati di pelle di Vienna al più attempato bandito del Met ci sono vari anni e qualche chilo in più , ma lo sguardo assassino con cui seduce la povera Minnie è lo stesso ed è bastato il cappottone drammatico a nascondere qualche chilo di troppo preso nel frattempo.

Poi a pensarci bene la ragazza della Frontiera , un po’ “Anna get your gun” fa parte del nostro immmaginario di divoratrici cinematografiche di western , quando i western erano una cosa seria.

L’opera , caso straordinario , ha pure un happy end, se per happy end ci basta sapere che la ragazza neanche tanto più giovane si accolla uno sbandato che “ non sa bene neanche lui chi è”, un banditello per tradizione familiare  trovato una volta sola su quel “sentiero che porta a Monterey” e per il quale lascia la sua florida locanda per un incerto avvenire ..addio mia California , monti della Sierra….

Di getto , comunque l’avevo scelta come mia eroina operistica e questo credo che comunque avrebbe fatto piacere al sor  Giacomo che la considerava la sua opera più amata anche se non aveva goduto del favore del pubblico come le sue Mimì ,le sue  Tosche e Butterly.

Un’opera musicalmente moderna , nella cui orchestrazione si sentono echi della scuola di Vienna e perché no , anche qualche sentore francese.

Ma questo non c’entra col giochino estivo : Minnie è la mia eroina preferita perché soddisfa tutta la mia fantasia di ex-ragazzina avventurosa , quella che in fondo all’anima mi piace ancora immaginare di essere quando il dio generoso del sonno mi permette ancora di sognare.