Leggere Oz

 

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Nelle ultime pagine di un libro di Amos Oz che avevo in libreria , tra i miei amati scrittori israeliani  e che non avevo letto, forse un regalo rimasto in attesa di futura lettura ,ho trovato un brano di una poesia di Joseph von Eichendorff da cui Schumann ha tratto uno splendido Lied : Moondnacht.

Ho nelle orecchie la dolcissima  musica , la citazione colta è di quelle che ti fanno capire  tanto di una società lontana , ma totalmernte permeata della cultura europea.

Qualche anno fa andai a Tel Aviv al seguito di un amico famoso pittore  e furono giorni di incontri particolari : una vecchia amica che viveva ormai da tanti anni in un Kibutz verso Haifa , poi una scrittrice di successo nata in Italia e sposata con un avvocato polacco : nella loro piccolissima casa solo tanti libri e foto del figlio militare morto sul Golan .

Sensazioni e memorie che il bel libro di Oz mi ha risvegliato  e soprattutto mi ha risvegliato il ricordo di uno strano pranzo in una grotta nel deserto ,tra i beduini , mentre i nostri accompagnatori , gigantesche guardie del corpo armati di mitragliette ,vigilavano discretamente .Il cibo era dai colori e dai sapori arabi , la colonna sonora invece era un quartetto di Beethoven.

Il gruppo dei partecipanti al pranzo era formato di ricchi ebrei europei in gita , le loro donazioni permettevano l’acquisizione di nuove opere al museo di arte contemporanea di Tel Aviv, io ci stavo per caso , ma quella strana atmosfera surreale tra l’ambiente esotico e la musica che si diffondeva nella grotta erano l’esatto ritratto di un paese incredibilmente diverso da ogni altro e con una cultura millenaria diffusa e riunita qui dai quattro angoli della terra.

Io amo in egual misura arabi ed ebrei , mi sento vicina ad entrambe le culture , fra miei viaggi più belli ricordo con particolare piacere quelli fatti in quella parte del mondo e non riesco a schierarmi mai nelle loro guerre fratricide.

Il libro di Oz , uno dei tanti dello scrittore recentemente scomparso racconta della vita raffinata e sradicata di una coppia triste in una triste città ai confini del deserto.

La protagonista del libro si imbatte in un libro intitolato IL Lied tedesco da Mozart a Mahler , una strana parentela letteraria con quella Noa mi ha procurato un sorriso particolare in un giorno di gennaio di freddo e di vento davanti ad un Adriatico verdissimo mentre faccio la nonna dell’ottavo nipote.