la vendetta della storia

lUnknown

 

un po’ mi dispiace che in Gran Bretagna abbia vinto l’uscita dall’Unione europea . io sono una europeista convinta e un paese importante che se ne va mi mette tristezza ,

Ma , c’è bisogno di dirlo? gli inglesi sono sempre stati in Europa a metà e ogni volta che vado a Londra a sentire un’opera mi devo sempre arrabbiare per un certo numero di cose che non mi vanno giù. Guidano alla rovescia , hanno quella moneta complicata che mi fa sudare se devo pagare un taxi  (quello per fortuna non avviene più perché pago tutto col Bancomat) e persino quell’ora di differenza ( ma è colpa di Grenwich non loro , questo obbiettivamente lo devo ammettere ) mi fa allungare le giornate in maniera innaturale e non faccio in tempo ad abituarmi perché poi riparto subito.

Per non parlare della presa elettrica e per Internet che poi mi dimentico sempre di portarmela dietro e così adesso ne ho un’intera collezione a casa.

 

Ma quello che oggi fa riflettere in maniera più seria è la serie di ostacoli  che devono affrontare in casa :

i due più grossi ostacoli della May sono l’Ulster e Gibilterra , complicate questioni interne , retaggio delle loro antiche glorie e del loro storico dominio .

Non è l’Unione europea a presentargli questo conto , con grande larghezza da parte di Bruxelles e anche con la soddisfazione di dire che se vogliono andarsene nel loro splendido isolamento ( vi ricordate la famosa frase di quando c’è nebbia sulla Manica : il continente è isolato?) l’Europa presenta un conto abbastanza benevolo , ma anche in famiglia quando si vuole andare via qualche cosa si deve sempre pagare , è ovvio.

 

Vedo molto lontana , per ora , l’ipotesi di un nuovo referendum per rientrare ,

anche se sono sicura che prima o poi  ritorneranno nella casa comune.

Piuttosto non so come sarà l’Europa in futuro , ma questo lo tratto in un altro capitolo del blog musicale che sconfina in politica , anche per trattenermi  dal parlare dell’ Otello di Monaco perlomeno fino al prossimo streaming.