Ponti di Liguria

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Per molti anni sono passata sugli aerei viadotti liguri con una certa regolarità: alti e suggestivi , con le case piccole piccole di sotto e quel bellissimo mare Tirreno luccicante sullo sfondo .

Ogni volta tiravo un respiro di sollievo quando erano finiti , mi facevano paura ,guidavo disinvolta ma arrivata a Tangoni ( sulla via del ritorno verso il più pallido mare di casa mia) sorridevo al nome “marinaro” della frazione.

Ci lasciavo il cuore a Genova , nipotini adorati , la luce di Albaro .

Io amo tutta l’Italia , ma questa fetta del nostro bellissimo paese mi è particolarmente cara nel ricordo di un periodo sereno nella mia vita.

Guardavo stancamente la tv ieri quando , praticamente in diretta , ho visto quel terribile ponte crollare .

Non sono riuscita a staccarmi dal seguire tutto il giorno l’angosciante evolversi dei tragici eventi.

Mi sono ricordata di un bellissimo racconto di Buzzati sulla fatalità del destino : un aereo militare tranciò casualmente i tiranti della funivia del Lagazuoi , morirono tante persone che , per caso erano in quella cabina , quel giorno , a quell’ora : appunto il caso, il momento , l’attimo in cui la vita di alcuni finisce nel nulla della casualità.

Poi sappiamo di vivere in un paese fragilissimo , in cui i regolamenti ancora borbonici impediscono  un vero rinnovamento .

Con un brivido ho visto la situazione di un altro ponte Morandi (il povero ingegnere che credeva di avere fatto dei capolavori di ingegneria!) tra Agrigento e ..Montelusa a dirla con Camilleri.

 

Combattiamo con i No Tav , No Vax, No Gas  e quel ponte restava su , nononostante i molti problemi che dava , quotidianamente .

Nel momento in cui ancora i meravigliosi uomini della Protezione civile , dei Vigili del fuoco , della Polizia di Stato stanno ancora cercando poveri resti tra le mostruose placche di cemento si comincia a sentire lo squallido rimbalzare  delle colpe , delle responsabilità.

Siamo bravi , paese di terremoti , di frane , di alluvioni a radunare le forze “dopo” ogni sciagura . Un po’ meno bravi a cercare il silenzio ,perlomeno nel momento delle tragedie.

Mentre il ponte crollava in diretta si è visto un lampo nel cielo , un effetto quasi cinematografico.

Probabilmente quel lampo era casuale , se casuale può essere un cedimento così clamoroso in  pochi secondi .

Ci saranno inchieste , processi forse , risarcimenti sicuri , ma le povere vite tagliate dal caso resteranno nel cuore di tutti coloro che se le sono viste sparire così , sotto la pioggia di un Ferragosto terribile , nella amata terra di Liguria.