Ripensando Siegmund

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Ho capito di trovarmi in una serata eccezionale via via che la musica mi entrava nel cuore. Riflettevo e aldilà della meravigliosa performance del Met di tanti anni fa stavo realizzando che in forma scenica la Walküre  Kaufmann non l‘aveva più cantata.

C‘era stato il classico bidone a Baden Baden ma mi era stato giocoforza consolarmi. Oltretutto era in forma di concerto e poi Ghiergiev e compagnia non erano da buttare …ma…

Cosi appena ho cominciato a sentire questo Siegmund che attaccava il Winterstürm come un Lieder ho cominciato ad inabissarmi in una forma di miracolo musicale.

Il trittico: Kaufmann, Kampe, Petrenko, una miscela magica.

Perché il miracolo si è compiuto anche per la Kampe che è brava , ma così intensa non l‘avevo sentita mai. Lo stesso è avvenuto nel duetto del secondo atto con la Stemme : il dolore composto del giovane Sigmund che accomoda la coperta sotto il capo della compagna sfinita, il suo cullarla dolcemente non sono note di regia, se le inventa da solo ed è pure bravo a piegare la coperta !

Il suo gesto sicuro ( lo avevo notato tanto anni fa nella Traviata di Parigi ) lo rende di una manualità e di un realismo incredibile.

Aggiungiamo un direttore “mago” , sollecito ad accompagnare le voci senza mai coprirle e il miracolo è compiuto.

Una serata unica , forse pure irripetibile, perché Siegmund è suo, come non lo sarà mai Sigfried, come non lo è stato a suo tempo Pinkerton.

A Kaufmann piacciono i perdenti vittime affascinanti , anche per questo suscita tanto amore in tutte le donne che lo seguono nel mondo…

Foto di Christine Cerletti

Die Walküre

 

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Delirio per i biglietti , mi verrebbe voglia di avvisare che comunque Siegmund muore alla fine del secondo atto ….intanto piove ,piove , piove.

Una domenica triste per i turisti incartati negli impermeabili trasparenti , Monaco oggi non è nel suo aspetto consueto , ma abbiamo anche la seconda giornata della Tetralogia : per i melomani wagneriani è come se ci fosse il sole.

Sono passate le Ere , siamo passati dall‘Urzeit di prima del tempo al tempo degli umani , nella capanna di Hunding arriva un fuggiasco accolto con timore dalla moglie -schiava Sieglinde.

Siegmund non si presenta col suo nome e il suo racconto narra di fughe , di violenze , di una stirpe di lupi.

Questo primo atto è forse la pagina  più facile e più romantica dell‘intero Ring , dal momento del riconoscimento dei fratelli-amanti si costruisce il futuro della storia…

Winterstürm….fino all‘appello al padre e all‘estrazione della spada Notung dal frassino è un crescendo di avvincente bellezza .

Mentre i nostri amanti fuggono da Hunding e dalla loro colpa la storia cambia : arrivano le Walkirie , guerriere figlie di Wotan , ma prima di loro arriva anche anche Fricka , la dea madre che ha qualcosa da chiedere al suo non fedelissimo consorte .

Ammantata di moralismo chiede il sacrificio del Welsungo Siegmund e viene incaricata del triste incarico la figlia prediletta di Wotan :Brünnhilde.

Questa sarà la parte dura da accettare per la Walkiria ribelle , la storia la sappiamo e al padre non resta che punire con dolore l‘amata creatura .

Ma che la racconto a fare la storia ?, Wagner aveva la mano veloce e felice  , l‘opera sembra addirittura più corta .

 

Quello che invece vale la pena di raccontare è questa Walküre in più , una replica sola di un allestimento non nuovissimo , ma c‘e il mago della lirica : un Kaufmann benedetto dagli dei , tutto si galvanizza attorno a lui e il duetto d‘amore con Ania Kampe diventa una pagina irripetibile .

Anche il suo rifiuto di lasciare l‘amata Sieglinde , giocato con tenerezza sul corpo addormentato della sorella-sposa è  una pagina musicale da brivido , credo di avere assistito ad una serata indimenticabile.

 

Allestimento non memorabile , ma tutto sommato in linea con l‘altissima qualita‘ di Monaco , salvo una pericolosa scivolata sulla cavalcata delle Walkirie , credo che l‘intento fosse di sdrammatizzare la pagina troppo nota . Il risultato provoca le ire del loggione e non solo.

Tutti bravi , credo che la più in forma fosse la Fricka della Gubanova ; la Walküre Stemme ha cominciato con qualche problema , poi si è ripresa  e  il seppur bravissimo Wotan di Wolfgang Koch ho pensato per un momento che ci lasciasse le penne!

Ottimo anche il sicuro Hunding di Ain Anger e soprattutto la magica direzione dell‘incredibile Petrenko alla guida di questa orchestra perfetta , in tutte le sezioni.

Ho letto che probabilmente in vista dei suoi prossimi prestigiosi impegni questa sarà la sua ultima direzione del Ring

 Francamente sono molto contenta di esserci.

 

Ps. Wagner era veramente sadico ,secondo me  lui i cantanti li voleva far morire in scena…viste le acrobazie musicali a cui li sottopone ….ma non aveva fatto il conto su Jonas , chissà come gli sarebbe piaciuto!