A proposito di lirica

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So benissimo che è molto difficile parlare di lirica e non solo in Italia.

L’opera costa troppo , lo sanno tutti ed anche in paesi più sensibili del nostro al richiamo culturale dell’opera  lirica non è che le cose vadano benissimo.

Mi riferisco in modo particolare alla Germania , dove ci sono ottanta teatri ,ma non tutti godono di larghezza di fondi come un tempo.

In Francia , aldilà di Parigi , ci sono poche piazze importanti , idem in Spagna e potrei parlare a lungo della situazione americana , dove tutto si basa su contributi privati , a cominciare dal mitico Metropolitan.

Solo in Cina pare che si costruiscano ancora teatri e la fame di cultura musicale la si misura anche con la grande quantità di straordinari artisti che arrivano a noi  dal lontano Oriente.

Ma l’opera è nata in Italia , si parla italiano nel mondo musicale , l’opera fa parte in modo molto rilevante della nostra formazione storica nazionale ed è tristemente avvilente vedere come invece alla voce cultura non esista in tutto l’arco della politica nessuna sensibilità nei confronti di questa parte rilevante del nostro essere  italiani.

Nella migliore delle ipotesi i politici parlano di opera lirica come se parlassero una lingua straniera , senza traduttore , ripetendo slogan e affidandosi al generico riconoscimento di un fattore italico folcloristico.

Avviene così , e forse è il caso più clamoroso ,che venga nominato responsabile di un teatro importante un personaggio abbastanza incredibile , tale da suscitare addirittura la rottura  con un importante direttore d’orchestra che era vanto di quel teatro.

 

Esistono però nel contempo situazioni positive , laddode si creano importanti sinergie tali da produrre eventi bellissimi quando si riesce a creare collaborazioni , traduco per i non addetti “coproduzioni “ anche internazionali che riescono a trovare nel mettersi insieme l’energia e i finanziamenti necessari  finalizzati alla riuscita di eventi straordinari .

Certo bisogna affidarsi a chi ci capisce , a chi conosce i teatri , le lingue , i cantanti e ha l’esperienza necessaria per mettere in atto tutti questi necessari legami che alla fine producono eventi importanti sotto ogni profilo.

 

Questo pensavo mentre guardavo ammirata il Billy Budd di Roma , ne ho già parlato nel mio piccolo blog , questo pensavo anche mentre ascoltavo persone incompetenti parlare di lirica come se invece parlassero della saga della focaccia , ma tant’è , e il peggio forse deve ancora venire nel nostro felice paese nel quale nacque non a caso anche la Commedia dell’arte e ne vediamo quatidianamente gli epigoni.