O Paradis a Monaco

 

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A Monaco per il concerto “Francese” O Paradis
. Carissimo , poi ho capito anche perché. Orchestra e tre cantanti tre ….e tous le monde di queste parti , ma causa freddo siberiano rischiamo di ibernarci definitivamente,e vista l’età media degli spettatori potrebbe anche essere una soluzione.
Stamani però ho goduto di una stupenda Messa cantata in Alte Peter ( chiesona chiamata così affettuosamente dai vecchi bavaresi ) , uno dei motivi veri per cui amo tanto questa città.
Tristissime foto dello stato in cui era ridotta la chiesa dopo i bombardamenti , poi ho anche pensato che se lo erano meritato , per quello che era stata la follia nazista nata non tanto per caso proprio da queste parti.
Verso mezzogiorno , ricongiunta con l’amica bolognese , mi viene a trovare uno straordinario amico italiano che vive a Monaco , delizioso ospite ci porta a mangiare , bene , da Eatitaly….e come per felice incanto comincia a nevicare.
Neve vera , che attacca e mi fa infantilmente felice.
Alle sei e mezzo a teatro c’è tutto il mondo kaufmaniano, saluti e abbracci , la cara amica francese mi chiede anche cose più private e mi è molto cara davvero.
Del concerto cosa dire, che ci sono stati due momenti magici : il duetto dal Don Carlos ( omaggio in francese)) ma la zampata del leone di Busseto ha fatto scolorire tutte le arie francesi che l’hanno preceduta.
Un bel “cinque” con Tezier , molto più bello con barba e capelli di come lo aveva conciato Warikowsky, a suggello di una vera amicizia , non solo professionale .
Della seconda parte , di nuovo i languori della musica francese con finale scoppiettante in coppia con Ermonela Jaho, la grande scena di Saint Sulpice dalla Manon di Massenet.
Al solito , quando Kaufmann può fare un po’ di scena , entrare nel personaggio , la tensione nel teatro si rende palpabile e la longilinea bravissima soprano è stata decisamente all’altezza di cotanto partner.
I bis di Jonas : ancora Manon , poi Werter….e finale a tre con il Cantique de Noel di Adams con Tezier che la conosceva ed Ermonela ..che se l’è cavata con la professionalità necessaria.
Non nevica più , fuori la folla in fila aspetta delusa l’uscita del divo maximo bavarese, i pochi fortunati del backstage spiegano che non uscirà perché molto stanco ….ci salutiamo con molti arrivederci a Roma.