Mika a Casa Verdi

 

Unknown

 

Ci voleva un dinoccolato altissimo cantante pop anglo-franco-libanese vestito di improbabili abiti per regalare alla modestissima televisione italiana una lezione di stile e un momento di grande poesia nel ricordo e nella memoria di un paese che si rinnega.

Non sono abituata a guardare la nostra tv generalista anche perché , salvo rare eccezioni , è più facile che mi deprima piuttosto che divertirmi.

Ma ,messa sull’avviso dalla gentile figlia del mio cugino Angelo ,ho visto pazientemente anche le puntate precedenti di questo Casa Mika dove ho scoperto un ragazzo sensibile che, tra una canzoncina e l’altra infilava dei discorsi garbati e pieni di umanità.

Non che le sue canzoni mi attirassero particolarmente ,ammetto che il pop non è proprio il mio genere.

Ho dovuto aspettare oltre la mezzanotte di ieri ma ne valeva la pena.

Mika ha fatto una cosa apparentemente semplicissima : è andato a Casa Verdi,ha parlato con i vecchi ospiti , poi ne ha caricati alcuni su un pulmino e li ha portati alla Scala.

Ebbene ,l’immagine di quei vecchi cantanti inquadrati di spalle sul prestigioso palcoscenico è uno di quei rari momenti di poesia che ci è dato vedere anche sul piccolo schermo.

 

Avevo già parlato della mia personale emozione ad entrare in quel posto speciale. La tomba di Giuseppe Verdi in fondo al cortile illuminato , il brivido nel salire le scale ,gli ospiti nella grande sala da musica, il pensare che il nostro grande compositore considerasse questa sua Fondazione la sua opera più importante , ebbene tutto questo un giovane cantante sensibile lo ha portate nelle case di tutti gli italiani.

L’ora tarda avrà impedito a molti di assistere al piccolo miracolo di poesia, per fortuna preziosi e volentierosi appassionati hanno riproposto l’intero servizio su Facebook e molti così lo potranno rivedere.
Devo anche ammettere che quando si hanno buone radici (da piccolo il cantante stava nel coro della ROH in una Frau ohne schatten diretta da Solti) questi semi danno buoni frutti.

L’ho capito quando ha cantato una piccola canzone nella quale ha raccontato del papà della sua mamma che era partito per una guerra dalla sua Damasco e la di lui madre era salita ad aspettare il suo ritorno sul tetto .

Al ritorno quel bisnonno non aveva più trovato quella mamma che era nel frattempo morta per il troppo sole preso nell’attesa.

Ebbene in quella canzoncina pop c’era qualcosa di speciale come speciale deve essere davvero quell’incredibile raffinato personaggio.

 

A nome di tutti i melomani italiani”grazie Mika”!