Pappano alla Carnegie Hall

Unknown

 

Questo mio pezzo di oggi è un omaggio e insieme un atto d’amore per un grande direttore d’orchestra che amo di un amore tenerissimo.

Sir Tony è per me qualcosa di più che il grande interprete di autori che amo, il perfetto manager di una orchestra che lui ha portato al livelli mondiali che oggi tutti gli riconoscono, è anche una persona speciale che sa trasmettere attraverso la sua persona un calore umano straordinario.

Ricordo ancora la prima volta nella quale lo incontrai in casa di amici: era venuto ad Ancona per un concerto nel quale generosamente si esibiva come pianista.

Il suo italiano era ancora molto indeciso e comunque rispondeva divertito alla curiosa domanda se la regina Elisabetta gli avesse messo sulla spalla lo spadino per dichiararlo Sir.

Da quella volta ho avuto il piacere e l’onore di incontrarlo molte volte ,ma soprattutto di ascoltare le sue preziose interpetazioni, per anni con quel gesto a mani nude,tutto suo ,di accompagnare la musica,adesso di nuovo con la bacchetta con la quale ci ha regalato un Kroll Roger sconvolgente.

Lo amo quando “canta” con i cantanti , quando ne segue il respiro :non tutti i direttori sono così piacevoli da seguire durante una prova come lui , ci mette sempre uno strano valore aggiunto fatto di partecipazione molto fisica ,di affetto verso gli autori e verso le voci.

Non per niente ,guarda caso,il mio tenore del cuore si affida volentieri al suo amico direttore per la preparazione dei ruoli nuovi.

images

Quando mi piace di più? E’ facile rispondere ”sempre”,ma se dovessi proprio scegliere fra le tante emozioni che mi ha dato mi sbilancio e dico Puccini.

Il suo Puccini ”è” senza concessioni sentimentali ma parla dentro ,come se fosse il Maestro in persona a dirigere. Perlomeno a me fa questo effetto.

 

Oggi però mi piace pensare a questo direttore straordinario mentre esce da quel tempio iconico che è la Carnegie Hall (quando ci entrai per la prima volta mi fece davvero una certa emozione) con la mamma al braccio , orgoglioso e tenero.

L’immagine mi ha davvero commosso anche perché ho realizzato che ha la stessa età del mio primo figlio e devo dire che quando mi capita di rado di avere questo onore è una cosa particolare , che intenerisce davvero.

Bravo sir Tony, questa volta amo di te (in questa specie di lettera d’amore mi viene da darti del tu) anche il tuo amore di figlio e oltre la tua grande arte di musicista  la tua anima dolce di ragazzo italiano.

God bless you.