Il signor Keuner

 

 

Unknown


A cosa lavora ? Fu chiesto al signor Keuner. il signor Keuner rispose . Sto faticando : preparo il mio prossimo errore .

Questo è uno dei lapidari pensieri del signor Keuner , alter ego di Bertold Brecht tratto dal libro dei suoi aforismi , pensieri e poesie che lui ha collezionato per tutta la vita e che si trovano raccolti in un prezioso libriccino.

Io li ho scoperti da poco e in realtà perché dovendo fare la traduzione dal tedesco di uno dei suoi più famosi pensieri : Se i pescecani fossero uomini ci dovevo fare un esercizio sulle forme verbali ipotetiche.

Lì ho comperati tradotti perché non amo ,da cattiva studente , usare il vocabolario e in questo modo ho meglio apprezzato questa straordinaria scoperta.

Così ho saputo che Moni Ovadia ne aveva fatto un suo spettacolo e che anche Dario Fo si era cimentato a leggerne alcuni nelle sue serate teatrali .

Come dire che non si vive mai abbastanza per arrivare alla conoscenza di tanta cultura che circola intorno a noi.

Probabilmente la mia ignoranza non è condivisa da molti miei lettori , forse sono l’unica che non conosceva questo testo , resta il fatto che ci sono arrivata per vie traverse , nel caso specifico perché la mia curiosità circa la lingua tedesca ( che comunque non riuscirò mai a padroneggiare correttamente ) mi ha fatto incontrare un testo straordinario di cui prima ignoravo addiritttura l’esistenza.

 

Leggo in questi giorni di un segnale preoccupante lanciato dalle Università italiane laddove arrivano studenti addirittura con scarse capacità linguistiche , ragazzi che non sanno scrivere correttamente una frase semplice.

Terrificanti abissi d’ignoranza ci vengono mostrati dalla televisione nei giochi a quiz dove persone apparentemente civili non sanno le date della storia , i luoghi della geografia e neppure le semplici correlazioni tra date che dovrebbero portare ,se non altro per esclusione , la risposta esatta a quesiti spesso di cultura di base.

 

Se io non conoscevo il signor Keuner forse vivevo lo stesso , mi sarebbe mancato un piacere culturale in più , ma questi ragazzi che non sanno la differenza tra omosessuale e eterosessuale , che non hanno idea cosa significhi il suffragio universale che cittadini saranno ?

Non vorrei essere catastrofica , ma mi sembra che siamo precipitati in un medioevo culturale cupissimo di cui sicuramente una colpa grave ha la nostra scuola di base . Sono convinta che facendo le stesse domande ai loro nonni contadini molti dei quesiti che restano misteriosi alle giovani generazioni sarebbero state meno oscure alle genezioni precedenti.

Credo che si debba tornare a rivedere l’educazione elementare , bisognerebbe cominciare anche riprendendo in mano addirittura i programmi della scuola primaria.